Stretta dei controlli su lusso e nuovi ricchi: gioielli, auto, yacht e aerei
Immobili - in vendita, o in affitto, purché top class -, pietre, orologi e metalli preziosi, auto fuoriserie, aerei e barche, “rotoli” di contanti, nuovi ricchi.
Il regolamento Antiriciclaggio, approvato martedì scorso dal Parlamento di Strasburgo e destinato a diventare legge in tutta la Ue ( si veda l’articolo a lato), cerca di chiudere i mille rivoli del reimpiego di denaro sporco, intervenendo sulle “prassi” più in voga.
Nel raggio delle verifiche preventive, e come soggetti obbligati, entrano così in tutta l’area unionale gli agenti immobiliari e gli « altri professionisti » del settore quando agiscono come intermediari nelle compravendite di real estate; ma anche nei contratti di affitto, se il canone mensile è pari o superiore a 10mila euro, qualunque sia il mezzo di pagamento.
L’obbligo di adeguata verifica scatta a livello Ue anche per chi commercia pietre e metalli preziosi, o per chi comunque tratta « beni di valore elevato » . Che cosa intenda il legislatore europeo per « lusso » è chiarito direttamente dalle norme: articoli di gioielleria, di oreficeria o di orologeria dai 10mila euro in su, mentre l’elenco dei metalli preziosi consta di « oro, argento, platino, iridio, osmio, palladio, rodio, rutenio » , e le pietre rilevanti per l’antririciclaggio saranno « diamanti, rubini e zaffiri » .
Ancor più interessanti - e inediti - i limiti di valore che obbligano a segnalare le operazioni di acquisto di mezzi di trasporto, sempre che non siano transazioni su mezzi strumentali ( per esercizio di impresa): si tratta di automobili e moto ( « veicoli a motore » ) comprate ad almeno 250mila euro, barche e yacht ( « natanti » ) acquistate a un prezzo di « almeno 7.500.000 euro » ; stessa valutazione “critica” per gli aerei da diletto.
Se l’acquisto passa da un intermediario creditizio, o dagli enti finanziari che offrono servizi in relazione all’acquisto o al trasferimento di proprietà, sarà cura di questi segnalare alle financial unit dell’antiriciclaggio le operazioni effettuate per i propri clienti.
Quanto all’uso del contante « le persone che commerciano beni o forniscono servizi possono accettare o effettuare un pagamento in contanti fino a un importo di 10.000 euro, indipendentemente dal fatto che la transazione sia effettuata con un’operazione unica o con diverse operazioni che appaiono collegate » .
Interessante anche la definizione implicita di nuovi e sospetti ricchi, cioè di coloro che « in un rapporto d’affari individuato come ad alto rischio » vogliono gestire beni per almeno 5 milioni di euro: si tratta di un cliente « che complessivamente detiene beni con un valore di almeno 50milioni di euro in attività finanziarie, investibili o immobiliari, o una loro combinazione, ad esclusione della sua residenza privata » .
Per clienti di questo tipo la verifica richiesta al soggetto obbligato è una sorta di terzo grado.
‘ Per le auto il valore- spia dell’acquisto è 250mila euro. Per aerei, barche e yacht 7,5 milioni.
Per metalli, pietre preziose e orologi il limite è 10mila euro, che corrisponde alla possibilità di pagare in contanti