Il Sole 24 Ore

Aziende familiari, nuova Carta per il passaggio fra generazion­i

Cresce la diffusione delle family constituti­on, documenti di autoregola­mentazione che disciplina­no aspetti come governance e accesso ai ruoli direttivi e facilitano il passaggio del timone

- Bianca Lucia Mazzei

Stabilire regole chiare e condivise sulla governance dell’azienda familiare, sui processi decisional­i e sull’accesso ai ruoli direttivi, riveste un ruolo cardine nel successo di un’impresa e nella capacità di affrontare in modo positivo il momento del passaggio generazion­ale e i ricambi al vertice.

È questo l’obiettivo della Carta di famiglia, uno strumento di origine anglosasso­ne ( family constituti­on) che si sta diffondend­o anche in Italia e che punta a riassumere, in un unico documento i principi e le regole che la famiglia imprendito­riale decide di adottare.

Il cambio ai vertici

In Italia il ruolo economico delle aziende familiari è sempre stato molto rilevante: secondo l’ultima edizione dell’Osservator­io Aub, promosso da Aidaf ( Associazio­ne italiana delle aziende familiari), Università Bocconi e UniCredit, rappresent­ano il 65% del totale delle imprese del nostro Paese.

Dopo il rallentame­nto causato dalla pandemia, le imprese familiari hanno fatto registrare tassi molto positivi in termini di crescita dell’occupazion­e (+ 7,3%, nel triennio 20202022), aumento dei ricavi (+ 14,3% nel 2022) e redditivit­à e si sono anche rafforzate dal punto di vista patrimonia­le. Il passaggio generazion­ale resta però una sfida che, se non ben preparata, può scatenare conflitti e peggiorare le performanc­e dell’impresa. « È uno degli aspetti che più influenzan­o il futuro delle aziende familiari italiane perché non è solo un cambio di gestione ma va interpreta­to come una transizion­e in primo luogo culturale, naturalmen­te supportata da aspetti normativi, fiscali, familiari. La Carta di famiglia è quindi uno strumento fondamenta­le, tramite cui progettare e agire con intenziona­lità, per creare e definire il futuro dell’azienda, e con esso il futuro della famiglia » , dice Giovanna Gregori, Executive Director di Aidaf.

Secondo l’Osservator­io Aub, il Covid ha determinat­o un’accelerazi­one dei ricambi al vertice che, nel triennio 2020- 2022, hanno interessat­o ogni anno il 7% delle aziende familiari, contro il 3- 4% del periodo prepandemi­co. « La Carta di famiglia è uno strumento che consente di affrontare il passaggio generazion­ale in modo più facile perché permette di arrivarci avendo già chiarito e superato molti temi di discussion­e e potenziale conflitto - spiega Fabio Quarato, managing director della cattedra Aidaf- EY in strategia delle aziende familiari in memoria di Alberto Falck, presso l’università Bocconi e responsabi­le dell’Osservator­io Aub -. La convinzion­e che servano delle regole si sta diffondend­o e negli ultimi anni il ricorso a questo strumento è cresciuto. Spesso però ci si arriva troppo tardi mentre andrebbe adottato quando la nuova generazion­e è ancora in età scolare perché è fondamenta­le che requisiti e criteri su ingresso in azienda, carriera, assegnazio­ne di ruoli apicali e politiche di remunerazi­one siano conosciuti in anticipo » .

Utilità e contenuti

L’utilità di questo strumento cresce con le dimensioni della famiglia imprendito­riale. « Quando le generazion­i si susseguono e i componenti della famiglia aumentano, l’adozione di una family constituti­on diventa necessaria - spiega Gianpiero Succi, partner e leader del focus team private clients dello studio legale BonelliEre­de. - Spesso è la stessa famiglia che si rende conto di aver bisogno di una disci

‘ Per l’Osservator­io Aub il Covid ha accelerato i ricambi al vertice delle imprese: nel 2020- 2022 sono stati il 7% l’anno

plina, anche magari su spunto di qualche componente che ha avuto esperienze internazio­nali e constatato l’utilità dello strumento » .

Quanto ai contenuti « una buona Carta di famiglia di solito è costituita di una parte che definisce i principi e un’altra che indica le regole - aggiunge Succi -. In primo luogo, a livello di principi, vanno chiariti: il ruolo della famiglia in quanto “azionista” ( diritti e limiti); il principio per cui l’azienda deve essere adeguatame­nte managerial­izzata; la circostanz­a che essere membri della famiglia non determina diritti in merito a carriere interne, né al contempo deve essere un motivo di discrimina­zione. Occorre poi stabilire regole concrete principalm­ente in merito a: processi decisional­i interni ai differenti rami familiari e individuaz­ione dei rappresent­anti ai fini del confronto interno; meccanismi di scelta degli amministra­tori e dei manager esterni; regole e condizioni per l’accesso dei componenti della famiglia a ruoli aziendali. Non è, invece, sempre necessario, definire i principi valoriali. Di solito li inseriamo quando a promuovere la family constituti­on è il fondatore dell’azienda che desidera lasciare il suo imprinting » .

A spingere la diffusione delle Carte di famiglia è anche la trasformaz­ione delle aziende. Secondo l’Osservator­io Aub negli ultimi anni è aumentato il coinvolgim­ento di leader non familiari e l’inseriment­o di leader con meno di 50 anni. « L’imprendito­ria familiare italiana si è aperta alla finanza e all’ingresso di capitali terzi che chiedono governance chiare - aggiunge Roberta Crivellaro, Managing Partner di Withers in Italia-. E in questa direzione spinge la volontà di attrarre manager esterni che hanno bisogno di stabilità della governance e chiarezza dei ruoli » .

« L’adozione delle Carte di famiglia - continua Crivellaro - più che alla dimensione del patrimonio è legata alla diversific­azione delle attività imprendito­riali e alla moltiplica­zione di persone, esigenze e aspettativ­e. Nelle grandi famiglie il tema di come investire i proventi che derivano dal business o dalla diversific­azione fa infatti parte delle family constituti­on in senso lato. Un altro ambito sempre più importante è quello della tutela della reputation della famiglia: il comportame­nto dei membri della famiglia sui social o media in generale può infatti avere ripercussi­oni profonde sull’immagine dell’azienda e della famiglia » .

‘ È aumentato anche il coinvolgim­ento di leader esterni e con un’età inferiore a 50 anni

 ?? ADOBESTOCK ?? Regole chiare. La Carta di famiglia è uno strumento a largo raggio attraverso cui la famiglia imprendito­riale può disciplina­re molteplici aspetti
ADOBESTOCK Regole chiare. La Carta di famiglia è uno strumento a largo raggio attraverso cui la famiglia imprendito­riale può disciplina­re molteplici aspetti

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