Covid da arginare e quei (pochi) miliardi spesi per difenderci
In questi giorni si sta concretizzando una pericolosa sottovalutazione della grave crisi sanitaria che stiamo affrontando. È come se il dibattito pubblico, incentrato sulla formazione del governo, avesse di colpo dimenticato che la prima priorità indicata dal presidente incaricato Mario Draghi su sollecitazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è la campagna di vaccinazione. Inutile illudersi che si possa assistere a una ripresa solida e sostenuta nel tempo, se non mettiamo sotto controllo il Covid-19. E come notava Martin Wolf sul «Financial Times» settimana scorsa, questo vale non solo per il singolo Paese ma dovremmo iniziare a preoccuparci del fatto che tale immunizzazione avvenga a livello globale. Le economie avanzate hanno speso 5.600 miliardi per affrontare il Covid. Una cifra enorme: se la compariamo con quella investita nel vaccino, nell’ordine di qualche miliardo, si capisce subito quanto in realtà siamo indietro. Comprensibile quanto apprezzabile l’autocritica di Ursula von der Leyen che ha sottolineato come l’europa sia stata troppo ottimista sui tempi di produzione e in ritardo sulle autorizzazioni. L’obiettivo rimane quello di immunizzare il 70% della popolazione entro l’estate, una buona notizia per i cittadini. Ma l’economia ha bisogno di orizzonti più ampi. E questo vale ancora di più per un Paese come l’italia che, per fortuna, è ben presente a tutti i livelli delle catene del valore globale. Cosa che peraltro ci sta garantendo una tenuta migliore rispetto anche ad altri concorrenti. Stiamo rischiando però di fare notevoli passi indietro. Non sarà sfuggito ai più attenti osservatori che Paesi come la Germania e la Francia stanno seguendo rigide procedure di lockdown. C’è da sperare che questo non accada da noi. Ma proprio per questo dovrebbe essere sgomberato il campo da polemiche pretestuose. Il minimo comun denominatore di arginare per quanto possibile il virus e far ripartire l’economia dovrebbe bastare a partiti e Parlamento per riavviare la comune battaglia al Covid.