Le aziende lungimiranti hanno il futuro assicurato
Indagine di Nsa: credito più facile e meno costoso per chi si è coperto con le polizze
L’assicurazione? Un asso da in più da giocare quando un’impresa chiede un finanziamento. Le banche apprezzano le aziende che risultano ben assicurate contro i rischi ordinari (tipo incendio), ma soprattutto contro tutti gli altri eventi che possono comportare un’interruzione dell’attività nonché contro possibili catastrofi naturali. studiando il rapporto che i sinistri hanno sul sistema economico di una impresa piccola o media, Nsa ha osservato che questo tipo di copertura danni non è molto diffusa, a differenza di quanto accade a livello europeo. Eppure l’interruzione del business è uno dei maggiori rischi percepiti dalle aziende di tutto il mondo.
I dati
La continuità operativa è al centro delle preoccupazioni degli imprenditori e dei manager che gestiscono le aziende. «L’interruzione di attività ha molteplici cause — spiega Federico Papa, presidente di Nsa soluzioni assicurative — sia fisiche, come incendi o catastrofi naturali, sia meno tangibili, come un attacco ai sistemi informatici o, perché no, anche una crisi di reputazione. Ma oggi più che mai in cui la liquidità è stata prosciugata dalla crisi scatenata dalla pandemia, non si possono correre pericoli eccessivi. Nessuna impresa può trascurare eventi e imprevisti che possono mettere a rischio la prosecuzione del business»
L’italia, tra l’altro, è particolarmente vulnerabile su molti fronti: è tra i dieci Paesi più colpiti al mondo da alluvioni, inondazioni, bombe d’acqua, ma sta cominciando a soffrire anche di ondate improvvise di caldo. Per non parlare dei terremoti, nei confronti dei quali l’italia è molto esposta: il conto dei danni negli ultimi 20 anni ammonta a circa 48,8 miliardi di euro. A fronte di queste evidenze, tuttavia, la percentuale di aziende che hanno una copertura assicurativa per danni indiretti, è al di sotto del 10%. In Europa è quasi il 90%.
Il business
Nsa, in collaborazione con l’università Cattolica, ha condotto un’indagine sui comportamenti di 5 mila piccole e medie aziende e ha osservato che soltanto l’1,5% di loro è assicurato per i danni indiretti. E questo nonostante il 30% fosse già stato colpito da un sinistro. Da questa indagine ne è nata la definizione di un rating assicurativo che permettesse di capire se le singole imprese fossero correttamente o sovra o sotto assicurate. Il Rating Assicurato è uno strumento studiato principalmente per valutare la qualità delle coperture aziendali al fine di segnalare eventuali aree di rischio ancora scoperte o poco presidiate.
Nella ricerca svolta sul tema dall’università Cattolica per conto di Nsa è stato anche mostrato che esiste una relazione positiva tra il Rating Assicurativo e la solvibilità delle imprese e che un buon posizionamento può contribuire a ridurre il costo del credito.
«A seguito di queste evidenze — racconta Papa — è nata Nsa soluzioni assicurative, un nuovo ramo d’azienda di brokeraggio che consente di selezionare le polizze assicurative con il miglior rapporto costo/copertura: questo fattore, combinato con la normale attività del gruppo ovvero l’intermediazione dei prestiti, consente di far finanziare le imprese per le spese del portafoglio assicurativo (compresa la garanzia del Fondo centrale) a tasso zero e con un pagamento mensile di una rata costante, al posto di esborsi massicci una tantum». L’emergenza però costringerà la maggior parte delle imprese italiane a fare delle scelte: il potere di investimento è stato eroso durante l’ultimo anno e le aziende dovranno scegliere cosa tagliare e su cosa investire.
«L’attuale situazione di crisi pandemica sta mettendo a dura prova l’economia tricolore colpendo in particolare le piccole medie imprese e certi settori come il commercio al dettaglio non food, il settore alberghiero, la ristorazione e l’industria dell’intrattenimento e del turismo. In questo difficile contesto la singola impresa deve dimostrare capacità di guardare alla futura ripresa economica con un’ottica di medio-lungo periodo e, a tal fine, le misure di prevenzione, protezione e copertura dei rischi rimangono strategiche. Agli imprenditori tocca la scelta strategica che permetta di mettere al sicuro il proprio business. E per agevolare le imprese in questa fase così delicata abbiamo pensato a un finanziamento triennale a tasso zero che permetta di rinnovare la polizza assicurativa con un risparmio complessivo di circa il 30 per cento», conclude Papa.