Dimmi come spendi e ti dico se ti finanzio
Banca Progetto & le fintech
C’erano una volta l’età, il contratto di lavoro, il territorio di provenienza. Criteri su cui veniva (ma ancora viene) misurata l’affidabilità di un cliente nel momento in cui richiede un prestito personale. Però adesso entrano in scena altri aspetti di merito come le abitudini di spesa, le categorie merceologiche preferite nell’acquisto oppure l’andamento tra entrate e uscite sui conti correnti. A partire da questi nuovi fattori, elaborati su piattaforme di intelligenza artificiale, viene costruito il nuovo credit score del cliente. L’obiettivo, ovviamente, è ridurre al minimo il rischio di default: ora, l’istituto finanziario può erogare il prestito.
Sta qui il cuore tecnologico e l’ultima novità del mercato, promossa da Banca Progetto insieme con due fintech, Faire e Fabrick. È la frontiera dell’instant lending, il prestito al consumo concesso in maniera molto più rapida rispetto ad altre modalità. Rivolto ai privati e con un tetto massimo di cinquemila euro, il meccanismo, nella sostanza, è semplice e funziona con un gioco di partnership tra i tre soggetti. Quando arriva la richiesta di soldi, si muove Faire che gestisce il processo attraverso la piattaforma cloud dove viene effettuata l’analisi del merito di credito: i meccanismi di machine learning e intelligenza artificiale analizzano i dati disponibili, in arrivo dai sistemi di open banking resi possibili grazie alla direttiva europea Pds2: è lo stesso cliente che permette alle fintech di osservare (solo osservare) le movimentazioni del suo conto corrente.
Qui è fondamentale il ruolo di Fabrick, la fintech che permette di gestire in parallelo più rapporti con le banche: tutto è visualizzato su una dashboard che consente il controllo di varie voci del conto corrente. Poi, Banca Progetto eroga il finanziamento. Da ultimo, un passaggio tecnologico che compete a Faire: una sua applicazione erogherà direttamente il credito sul conto corrente. Il cliente tiene sotto controllo ogni passaggio dallo smartphone. «Veniamo incontro alle esigenze dei clienti in termini di timing ed esperienza», sottolinea Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto con un curriculum tutto all’interno del mondo bancario, in particolare il gruppo Unicredit, «e questo grazie al nostro Dna digitale. La partnership con due fintech ci permetterà di sviluppare un nuovo modo di erogare il credito, rivoluzionando il mercato tradizionale».
Nel 2020 la banca ha erogato finanziamenti superiori al miliardo di euro (erano 250 milioni un anno prima). La capillarità di presenza e i tempi rapidi di risposta hanno permesso nei mesi dell’emergenza liquidità (e sanitaria) di concedere mutui fino a 300 mila euro a oltre 300 imprenditori.