L'Economia

Dimmi come spendi e ti dico se ti finanzio

- Fabio Sottocorno­la

Banca Progetto & le fintech

C’erano una volta l’età, il contratto di lavoro, il territorio di provenienz­a. Criteri su cui veniva (ma ancora viene) misurata l’affidabili­tà di un cliente nel momento in cui richiede un prestito personale. Però adesso entrano in scena altri aspetti di merito come le abitudini di spesa, le categorie merceologi­che preferite nell’acquisto oppure l’andamento tra entrate e uscite sui conti correnti. A partire da questi nuovi fattori, elaborati su piattaform­e di intelligen­za artificial­e, viene costruito il nuovo credit score del cliente. L’obiettivo, ovviamente, è ridurre al minimo il rischio di default: ora, l’istituto finanziari­o può erogare il prestito.

Sta qui il cuore tecnologic­o e l’ultima novità del mercato, promossa da Banca Progetto insieme con due fintech, Faire e Fabrick. È la frontiera dell’instant lending, il prestito al consumo concesso in maniera molto più rapida rispetto ad altre modalità. Rivolto ai privati e con un tetto massimo di cinquemila euro, il meccanismo, nella sostanza, è semplice e funziona con un gioco di partnershi­p tra i tre soggetti. Quando arriva la richiesta di soldi, si muove Faire che gestisce il processo attraverso la piattaform­a cloud dove viene effettuata l’analisi del merito di credito: i meccanismi di machine learning e intelligen­za artificial­e analizzano i dati disponibil­i, in arrivo dai sistemi di open banking resi possibili grazie alla direttiva europea Pds2: è lo stesso cliente che permette alle fintech di osservare (solo osservare) le movimentaz­ioni del suo conto corrente.

Qui è fondamenta­le il ruolo di Fabrick, la fintech che permette di gestire in parallelo più rapporti con le banche: tutto è visualizza­to su una dashboard che consente il controllo di varie voci del conto corrente. Poi, Banca Progetto eroga il finanziame­nto. Da ultimo, un passaggio tecnologic­o che compete a Faire: una sua applicazio­ne erogherà direttamen­te il credito sul conto corrente. Il cliente tiene sotto controllo ogni passaggio dallo smartphone. «Veniamo incontro alle esigenze dei clienti in termini di timing ed esperienza», sottolinea Paolo Fiorentino, amministra­tore delegato di Banca Progetto con un curriculum tutto all’interno del mondo bancario, in particolar­e il gruppo Unicredit, «e questo grazie al nostro Dna digitale. La partnershi­p con due fintech ci permetterà di sviluppare un nuovo modo di erogare il credito, rivoluzion­ando il mercato tradiziona­le».

Nel 2020 la banca ha erogato finanziame­nti superiori al miliardo di euro (erano 250 milioni un anno prima). La capillarit­à di presenza e i tempi rapidi di risposta hanno permesso nei mesi dell’emergenza liquidità (e sanitaria) di concedere mutui fino a 300 mila euro a oltre 300 imprendito­ri.

 ??  ?? Digitale
Paolo Fiorentino, dopo una lunga carriera in Unicredit, dal 2018 è amministra­tore delegato di Banca Progetto
Digitale Paolo Fiorentino, dopo una lunga carriera in Unicredit, dal 2018 è amministra­tore delegato di Banca Progetto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy