I 40 miliardi per rafforzare le imprese (e non bastano)
Ora tocca alle imprese. Il governo guidato da Mario Draghi ha fatto chiaramente capire che nei prossimi mesi non ci saranno proclami e futili dibattiti. La strada è nettamente indicata: si darà la priorità ai vaccini, alla scuola e al lavoro. Il tanto discusso Recovery plan viene dato per scontato per un motivo semplice: i ministri che lo organizzeranno, e lo metteranno in pratica, sono tutti molto vicini al mondo produttivo e sanno che senza l’apporto dei privati, come in passato per il Piano Marshall, nessun piano può avere speranze di successo. È per questo che il mondo degli imprenditori deve consolidare quello spirito e quella voglia di non arrendersi che lo ha caratterizzato durante questa emergenza sanitaria. Ma servirà uno scatto in più. Immaginare ipotesi di crescita dimensionale delle aziende, soddisfare nuovi bisogni e sfruttare le nuove opportunità create dalla crisi, con l’idea che a quei 209 miliardi ipotizzati per il piano nell’ambito del Next Generation Eu se ne possano affiancare molti di più provenienti dal risparmio e dagli investimenti privati. Facile a dirsi, meno a farsi. Anche se il presidente del Consiglio ha indicato la strada. Non tutte le imprese potranno essere salvate, ma soltanto quelle sane e con prospettive di sviluppo. C’è inoltre un veicolo come Patrimonio Rilancio con 40 miliardi di risorse da investire in aziende con più di 50 milioni di ricavi che si sono trovate in difficoltà. La gestione sarà di Cassa depositi e prestiti. Chissà se si riuscirà, come suggerito più volte da Gianni Tamburi, a rispettare quel meccanismo per cui lo Stato potrà entrare a rafforzare le varie aziende purché sia raggiunto da privati che lo affianchino. Ci vorranno certo anche imprenditori pronti al rinnovato sforzo. E anche la finanza dovrà saper cogliere l’occasione di veicolare il risparmio privato verso il mondo produttivo. Alla politica spesso si chiedono fatti, se questi come si spera arriveranno, anche i cittadini, le famiglie e le imprese saranno incentivati a fare la loro parte.