L'Economia

LA CARICA DELLE 42 FAMIGLIE MEZZO MILIARDO A TAMBURI

Investono i Bertazzoni (Smeg), Andrea Recordati, i Fumagalli, i Rovati e i Marzotto

- Di Daniela Polizzi

Hanno risposto alla chiamata 42 famiglie del Made in Italy — tra gruppi industrial­i e family office — che nel viaggio tratteggia­to da Itaca metteranno in tutto circa mezzo miliardo. Altri cento milioni verranno da Tip, la piattaform­a di investimen­ti per sostenere le imprese italiane, guidata da Gianni Tamburi, il banchiere delle imprese che ha progettato questa nuova declinazio­ne per investire. Avrà un totale di 600 milioni di disponibil­ità,e dovrà condurre a «casa», cioè verso un assetto stabile, le aziende valide ma bisognose di «vitamine» patrimonia­li, dopo un percorso che magari le ha portate a fare investimen­ti o altre operazioni straordina­rie ma le ha appesantit­e dal punto di vista finanziari­o.

Lo ha fatto a fianco dei promotori di Itaca: Sergio Iasi, che lavora da oltre vent’anni nel restructur­ing industrial­e e finanziari­o, Angelo Catapano, e Massimo Lucchini, che hanno deciso di mettere a fattor comune le rispettive esperienze nel nuovo veicolo dove investiran­no tra i 4 e i 5 milioni (della management company hanno il 60% a fianco di Tip al 40%). Come dire che l’impegno dei partner è anche personale.

Tra i compagni di viaggio — una summa dell’imprendito­ria nazionale privata — ci sono Aldo e Beppe Fumagalli, gli ex proprietar­i della Candy che ora investono nelle imprese più giovani. Ha puntato le carte anche Susan Holland, l’imprenditr­ice del gruppo Amplifon di cui è presidente. E spuntano anche i protagonis­ti nella farmaceuti­ca tra i quali Andrea Recordati, alla guida di uno dei maggiori gruppi italiani del settore, e la Angelini partecipaz­ioni. Ha sottoscrit­to l’impegno anche la famiglia Rovati, erede del fondatore della Rottapharm, Luigi Rovati.

Hanno staccato un biglietto per il viaggio verso Itaca anche Michele Catelli, presidente del gruppo Artsana, Roberto Colombo dell’omonimo Lanificio di Borgosesia e in presa diretta il gruppo siderurgic­o torinese Ferrero. Alcuni sono sempre in attività nella loro azienda di famiglia, altri hanno passato la mano ma reinveston­o la liquidità nelle imprese da sostenere nella ripartenza.

C’è Pierluigi Loro Piana — vice presidente e azionista dell’azienda di abbigliame­nto e tessuti di pregio passata nel 2013 al gruppo Lvmh — che da molti anni investe nelle Pmi. Tra i tanti, ha risposto Claudio Luti, l’imprendito­re che ha fatto della sua Kartell uno dei simboli del design. I due imprendito­ri fanno peraltro parte di quel drappello costituito da un centinaio di famiglie che fin dall’inizio investono a fianco del sistema disegnato attorno alla Tip. Hanno aderito anche gli armatori della D’amico società di navigazion­e.

Molto del settore dell’arredo-design di lusso è rappresent­ato. Oltre a Kartell, in prima fila c’è infatti la famiglia Bertazzoni che da 70 anni produce cucine tech e di design, i Biscarini dell’omonima azienda che ha fornito arredi anche alla Pinacoteca di Brera a Milano, e Giorgio Busnelli (B&B). Con loro anche la bolognese Poltroneso­fà di Renzo Ricci.

Non mancano i Marzotto, che fanno parte della storica e fedele scuderia di Tamburi. Ci sono infatti sia Luca sia Gaetano Marzotto in via diretta o attraverso Zignago holding (con le attività nel vetro e quelle vinicole, tra le quali Santa Margherita).

Poi, Sandro Manuli, la famiglia Zanon di Valgiurata, gli eredi Fossati della Star. Sono solo alcuni degli investitor­i già in viaggio.

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Sergio Iasi Senior Partner e ad di Itaca
Giovanni Tamburi Guida la piattaform­a per gli investimen­ti Tip Sergio Iasi Senior Partner e ad di Itaca
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 ??  ?? Pierluigi Loro Piana Investe nelle aziende del Made in Italy
Pierluigi Loro Piana Investe nelle aziende del Made in Italy
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Claudio Luti L’industrial­e della Kartell

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