L'Economia

Tra elettrico e idrogeno, utility motore di ripresa

- Francesca Basso

«Dal Recovery fund e dal piano nazionale di ripresa e resilienza emerge il ruolo chiave delle utility come motore per la ripartenza, attraverso l’erogazione di servizi che sappiano combinare specificit­à e standardiz­zazione, soprattutt­o nei confronti delle Pmi e della pubblica amministra­zione». Claudio Arcudi è responsabi­le Energy & Utility di Accenture Italia.

Le utility si trovano al centro della transizion­e energetica. Quali sono i punti di svolta per questo settore?

«Il Recovery Fund di fatto accelera una trasformaz­ione già in atto nel settore, che riguarda il passaggio alle energie rinnovabil­i, la gestione delle reti intelligen­ti per consentire l’uso delle fonti verdi, e la capacità di innovare la mobilità utilizzand­o l’energia elettrica e l’idrogeno, che sono complement­ari. Ma il tema ora non è solo su come si produce l’energia ma anche su quali servizi si possono erogare alle due aree che devono essere messe in movimento e modernizza­te per la ripresa: la pubblica amministra­zione e la piccola e media impresa».

I servizi oltre alla produzione di energia diventano elemento di competitiv­ità. Quali sono i driver del cambiament­o? «In occasione di Davos 2021, Accenture ha presentato “The European Double Up: A twin strategy that will strengthen competitiv­eness”. Dallo studio emerge che le aziende impegnate contestual­mente nella digitalizz­azione e nella sostenibil­ità hanno probabilit­à 2,5 volte maggiori rispetto alle altre di essere “leader di domani”, cioè di recuperare più rapidament­e ed uscire rafforzate da questa crisi. Usando la logica della twin transforma­tion le utility possono cambiare la prospettiv­a delle Pmi e della pubblica amministra­zione, diventando non solo recettori di investimen­to, ma anche abilitator­i d’innovazion­e, offrendo alle aziende servizi integrati e diversific­ati». Questo che impatto ha sulle utility?

«Le utility devono rivedere il loro modello operativo adottando un approccio di business platform: nuovi servizi richiedono nuove competenze e, dunque, nuovi partner che devono essere integrati per supportare lo sviluppo e l’erogazione di servizi specifici e a valore aggiunto».

Le grandi utility hanno già avviato la trasformaz­ione. A chi vi rivolgete?

«Accenture affianca tutte le aziende che vogliono abbracciar­e il cambiament­o con un approccio che guarda a tutta la catena del valore. Ogni utility ha un settore di competenza e su questa possono costruire la propria offerta dedicata a Pmi e Pubblica amministra­zione».

Qual è la ricetta?

«Progettare un servizio completo alleandosi con l’ecosistema di riferiment­o e definire la tipologia di servizi per indirizzar­e verso le Pmi un servizio già pronto e inclusivo anche degli investimen­ti che il piano di ripresa pensa di indirizzar­e. In questo modo le utilities possono diventare gli “intermedia­ri” per conto delle Pmi».

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Claudio Arcudi è responsabi­le Energy & Utility di Accenture Italia. Digitalizz­azione e sostenibil­ità caratteriz­zano le aziende leader di domani
Il volto Claudio Arcudi è responsabi­le Energy & Utility di Accenture Italia. Digitalizz­azione e sostenibil­ità caratteriz­zano le aziende leader di domani

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