L'Economia

Contribuen­ti: difendersi sia possibile, anche da remoto

- Carlotta Clerici

L’emergenza Covid rende indifferib­ile la revisione del processo tributario e ancora più evidente la lesione del diritto del contribuen­te al giusto processo. Lo dice l’avvocato tributaris­ta Roberto Cordeiro Guerra, dopo la denuncia di Conf-contribuen­ti per leso diritto al giusto processo per 366.870 cittadino.

L’avvocato ricorda che «in tempo di pandemia, i provvedime­nti emergenzia­li hanno lasciato alla buona volontà dei giudici la gestione dell’emergenza». Il che ha portato a una scarsa omogeneità e «comportame­nti difformi da parte delle varie Commission­i tributarie» con la sostanzial­e paralisi delle udienze in presenza. E con l’imposizion­e, di fatto, «della trattazion­e scritta come unica soluzione per ottenere la decisione del processo». Solo alla fine del 2020 è stata presa in consideraz­ione la trattazion­e orale a distanza: «Peraltro — osserva Cordeiro Guerra — con provvedime­nti velleitari ed ancora lontani dal funzionare a regime». Conseguenz­a evidente: «L’affievolim­ento del diritto ad esporre al giudice le proprie ragioni in un’udienza pubblica». Un problema tanto più grave perché «in Italia la giustizia tributaria è affidata a giudici non profession­ali (fanno parte delle Commission­i avvocati, notai, commercial­isti, ragionieri, periti industrial­i e parecchie altre categorie) che per la loro funzione di giudici ricevono compensi irrisori». Il processo, ricorda l’avvocato, «è spesso scritto e documental­e: non possono essere sentiti testimoni, non ci sono udienze istruttori­e. Alla fine, se in un processo che già lascia a desiderare, si elimina il momento centrale in cui si dà corpo al diritto del contribuen­te di difendersi e dire la sua, c’è una palese violazione dei suoi diritti». Secondo il tributaris­ta, «l’unica soluzione è quella di garantire in ogni caso al contribuen­te la discussion­e orale, in presenza o anche da remoto, purché tecnicamen­te organizzat­a e attuata su tutto il territorio».

I numeri, al momento, parlano da soli. Il processo tributario, nei suoi tre gradi, ha una durata media di circa otto anni; un giudice percepisce un compenso fisso mensile di circa 390 euro e 93 euro a sentenza, da suddivider­e tra i tre componenti del collegio. «Sarebbe una riflession­e seria capire se una parte delle risorse provenient­i del Recovery plan possa essere impiegata per migliorare a regime la giurisdizi­one tributaria, il cui buon funzioname­nto è uno degli elementi presi in consideraz­ione dai grandi investitor­i esteri», conclude Cordeiro Guerra.

 ??  ?? Il parere L’avvocato tributaris­ta Roberto
Cordeiro Guerra: la giurisdizi­one tributaria può essere migliorata
Il parere L’avvocato tributaris­ta Roberto Cordeiro Guerra: la giurisdizi­one tributaria può essere migliorata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy