Dal Fisco agli impieghi: le cose da sapere
Il piano di risparmio individuale a lungo termine (Pir) è un «contenitore fiscale» al cui interno possono essere inseriti: fondo, gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, oppure un deposito titoli nel quale i risparmiatori possono collocare qualsiasi strumento finanziario (azioni, obbligazioni, quote di fondi).
È possibile realizzare un piano di risparmio anche semplicemente mediante la sottoscrizione di quote di un fondo di investimento, istituito in Italia o in uno Stato membro dell’ue o in uno Stato aderente all’accordo sullo spazio economico europeo (See) che rispetti i vincoli d’investimento previsti dalla legge che sono: destinare una quota minima del 70% del capitale in strumenti finanziari di società italiane o dell’unione europea con stabile organizzazione in Italia. Di questo 70%, almeno il 25% (pari al 17% del capitale totale) deve essere investito in strumenti finanziari di società italiane e Ue non incluse nell’ftse Mib o indici equivalenti; almeno il 5% del 70% (pari al 3,5% del capitale totale) va destinato in strumenti finanziari emessi da imprese con stabile organizzazione in Italia non inserite negli indici Ftse Mib e Ftse Italia Mid cap; il restante 30% può essere investito liberamente. Il vincolo d’investimento è una delle condizioni per beneficiare delle agevolazioni fiscali che sono: esenzione dall’imposta sui rendimenti finanziari (26%) e dalla tassa di successione. L’altra condizione per fruire delle agevolazioni, è detenere l’investimento per cinque anni. Le agevolazioni fiscali sono applicate solo sull’importo investito di 30 mila euro all’anno, con il tetto massimo di 150 mila euro in cinque anni. Il patrimonio del Pir ordinario non può essere investito per una quota superiore al 10% del suo patrimonio totale in strumenti finanziari dello stesso emittente .
Il beneficio fiscale per i Pir alternativi è analogo a quello dei Pir ordinari, con l’aggiunta del credito d’imposta pari al 20% delle perdite realizzate dalle persone fisiche relativamente ad investimenti effettuati nel 2021 e detenuti per 5 anni.
Per la tipologia di investimenti illiquidi che sono almeno il 70% del patrimonio investito in strumenti finanziari emessi da imprese con stabile organizzazione in Italia non inserite negli indici Ftse Mib e Ftse Italia Mid cap nonché in crediti delle medesime imprese e in prestiti a esse erogati, i Pir alternativi hanno un profilo di rischio medio-alto. Il patrimonio del Pir alternativo, inoltre, può essere investito per una quota massima del 20% del suo patrimonio totale in strumenti finanziari dello stesso emittente. La soglia di investimento è di 300 mila euro all’anno con il tetto di 1.5 milioni di euro.
Gli Eltif (European Long Term Investments Funds), fondi di investimento europei a lungo termine sono una delle modalità con cui può essere costruito un Pir alternativo. A differenza dei Pir sono però fondi chiusi.