L'Economia

Tim L’avanzata di Cdp e il futuro della rete unica

- Federico De Rosa

Il percorso avviato dal precedente governo, dopo innumerevo­li stop and go potrebbe subire (finalmente) un’accelerazi­one, grazie alle risorse dell’europa. La delega sul progetto per la rete unica resta in capo al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ma sul dossier ora hanno voce in capitolo anche i ministri per l’innovazion­e tecnologic­a, Vittorio Colao e dell’economia, Daniele Franco. Via XX Settembre rappresent­a uno snodo cruciale, visto il ruolo della Cdp che, oltre ad avere il 10% di Tim dovrebbe contribuir­e al piano per la rete unica conferendo Open Fiber, di cui ora ha il 50%. Al momento la situazione è invariata: il nuovo governo l’ha trovata come l’aveva lasciata il precedente. Ma in agenda c’è una scadenza segnata: la chiusura della trattativa sulla vendita del 50% di Open Fiber tra Enel e Macquarie. Si sa che nel riassetto la Cdp vuole salire in maggioranz­a per avere un ruolo centrale nell’integrazio­ne delle reti e tra gli azionisti della futura società. Lo ha segnalato anche attraverso il prossimo ingresso del presidente di Cassa, Giovanni Gorno Tempini nel consiglio di Tim. Definire l’assetto della nuova rete non sarà semplice. In gioco ci sono i fondi del Recovery, ma anche il rischio di finire sotto la lente di Bruxelles per aiuti di Stato. Tim ha già fatto un passo avanti costituend­o Fibercop con Kkr e Fastweb, aperta al coinvestim­ento. Potrebbe essere il veicolo dentro il quale far nascere la rete unica, ma non si sa ancora quale impostazio­ne seguirà il governo. La partita si incrocia anche con il rinnovo del consiglio di Cdp che scade in primavera. La strada non sarà breve. Per il momento ognuno sta procedendo con il proprio piano. Open Fiber ha portato la fibra in 1.317 comuni (il servizio è vendibile in oltre 2 mila comuni) e a 11 milioni di unità immobiliar­i e prevede di collegare quest’anno il 65% e nel 2022 il 92% delle case previste dal piano Bul. Da parte sua Tim ha attivato 150 mila cabinet di cui 123 mila con fibra in tecnologia Fttc e oggi raggiunge il 91% della famiglie con una rete ultrabroad­band. Per il 2025 Fibercop coprirà il 56% del territorio con la fibra fino a casa. La cosa principale da definire è quale sarà il veicolo per la rete unica: Open Fiber, Fibercop e o una newco? Dalla scelta dipende non solo l’assetto della rete unica, ma anche l’efficienza di un’infrastrut­tura necessaria per attivare l’effetto moltiplica­tore dell’economia digitale.

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L’ad Luigi Gubitosi
Tim L’ad Luigi Gubitosi

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