DONNARUMMA IN CATTEDRA ZALANDO ADDIO: L’ULTIMA DI RITTER
Il ceo dell’«amazon della moda» che lascia per la famiglia Luca Dondi (Nomisma) si interroga sul digital jump Il canale per le startup di Paolo Grue (P&G) Feluche online: a Londra ci pensa Trombetta
La stagione delle assemblee è alle porte e in primavera ci sono in ballo decine (centinaia se si allarga il campo al settore pubblico) di posti da assegnare nei consigli d’amministrazione delle società quotate. Per fortuna di «professionisti» dei board ne sono rimasti pochi, grazie anche al lavoro di Assogestioni che ha fissato in tre il numero massimo dei consigli a cui un amministratore può partecipare. Ma l’associazione che riunisce i grandi gestori di fondi di investimento ha fatto anche di più studiando una formula per migliorare la «professionalità» dei board member, e quindi far funzionare meglio i consigli, da cui è nato un corso di specializzazione sviluppato con la Luiss Business School. Il primo appuntamento (il corso ne prevede quattro) è per venerdì 12 con l’amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, che salirà in cattedra per inaugurare la «Board Academy» di Assogestioni e Luiss Business School, e spiegare ai partecipanti — una trentina tra executive di alto livello, ceo e professionisti — le dinamiche che caratterizzano il funzionamento dei consigli e le best practice di corporate governance.
Nomisma e il digital jump
A giugno, in piena pandemia e mentre il governo Conte II si appellava a Vittorio Colao ,il Rapporto Desi della Commissione europea fu l’ennesima conferma dell’analfabetismo digitale degli italiani. Un Paese al quart’ultimo posto dell’indice (Digital Economy and Society
Index) europeo per connettività, capitale umano, utilizzo della rete, servizi pubblici online integrazione tra tecnologie. Ora Colao è ministro del governo Draghi. Intanto però il sospetto è che un anno di pandemia e smart working ci abbiano fatto fare un «digital jump» consistente. A prescindere. C’è chi ha parlato di un balzo di sei posizioni, cosa che ci lascerebbe sempre a diverse lunghezze da Regno Unito e Germania, meno dalla Francia, ma comunque sempre indietro alla Lettonia. Se ne parla mercoledì al «Data Hub - Nomisma Digital» , nel quale la società di consulenza discuterà delle possibili evoluzioni nel settori dell’ecommerce e del banking e digital payment. Il ceo di Nomisma, Luca Dondi aprirà i lavori nel pomeriggio lasciando poi la parola ai partecipanti a due talk. Al tavolo Luca
Setti (Coop Italia), Emna Neifar (Cortilia), Mirko Valli (The Data Appeal
Company), Domenico Dichiarante (Open Fiber), Remo Taricani (Unicredit), Marco Preti (Cribis D&B) e Donato Vadruccio (Paydo).
P&G per le startup
Procter & Gamble apre un canale per l’innovazione sostenibile delle startup. Il programma è all’ordine del giorno mercoledì all’evento in collaborazione con LV Venture Group e Women’s Forum. Ne parlano il ceo di P&G Italia, Paolo Grue, Antonella Zullo di Lventure e Chiara Corazza del Women’s Forum.
Zalando show
Sarà probabilmente l’ultima volta per parlarci, almeno per un po’. Rubin Ritter è il co-ceo di Zalando, l’amazon tedesco della moda, che ha annunciato a fine anno il ritiro a nemmeno 40 anni per dedicarsi alla famiglia e dare spazio alla moglie. Il contratto sarebbe scaduto nel 2023 ma lui lascerà a maggio per dedicarsi ai figli. Robert Gentz e David Schneider, coceo e co-founder di Zalando, continueranno a guidare l’azienda e martedì prossimo 16 marzo saranno insieme a Ritter per la presentazione dei risultati 2020 e l’outlook sull’esercizio in corso. Poi, a seguire, Kate Heiny, direttore per la sostenibilità spiegherà come Zalando è pronta a diventare una piattaforma green.
Diplomazia online
La diplomazia italiana sbarca sui social. L’idea è venuta all’ambasciatore d’italia a Londra, Raffele Trombetta che ha convocato per giovedì online (sul sito dell’ambasciata, su Facebook e Youtube) un gruppo di giornalisti con cui condividere riflessioni e storie su questo anno di pandemia sull’asse Londra-roma.