Non solo tecnologia, verrà l’ora dei servizi
La pandemia da coronavirus ha messo a dura prova mercati e case d’investimento. E ancora oggi, nonostante la forte ripresa partita dai minimi di marzo 2020, ci sono piazze finanziarie che non sono riuscite a recuperare i livelli pre Covid.
Ma i fondi attivi hanno saputo comunque mettersi in evidenza, con performance a un anno anche a doppia cifra. Come il Fidelity Global Focus che, con un rendimento del 15,31% dall’1 febbraio 2020 al 31 gennaio 2021 si è piazzato in finale tra tutti gli altri comparti della categoria Morningstar Azionari Internazionali. «Il focus su aziende che avrebbero potuto fare meglio nelle varie fasi della pandemia, un approccio equilibrato per navigare in diversi scenari e l’estrema volatilità sono stati gli elementi chiave che ci hanno permesso di ottenere questo risultato — commenta Amit Lodha, gestore del fondo —. Identificando le aziende guidate da talenti manageriali sottovalutati, che operano in settori con fondamentali in miglioramento e che presentano valutazioni ragionevoli, siamo riusciti a mantenere il portafoglio in buona salute». Gaming, intrattenimento e healthcare sono stati i settori che più di altri hanno dato una spinta alla performance del fondo. Ma, guardando avanti, in un contesto in cui i vaccini stanno metaforicamente fornendo un’iniezione importante ai mercati azionari, Lodha ritiene che sia giunto il momento di un ritorno ai fondamentali: «una selezione di titoli basata su una ricerca approfondita ci consente di ottenere rendimenti più solidi e, soprattutto, più costanti nel lungo periodo, aiutandoci al tempo stesso a mitigare i potenziali rischi. Riuscire a seguire i mercati durante i cambiamenti di fase non è facile. Un ritorno ai fondamentali, invece, permette di individuare aziende solide, che possono fare bene a prescindere dallo scenario prevalente, e aumenta le probabilità di successo», conclude. E se fino a oggi la domanda di dispositivi tecnologici e prodotti per ottimizzare le abitazioni ha guidato la produzione e la crescita per tutta la durata del lockdown, ora conviene virare l’attenzione verso quei settori che sono rimasti indietro, come quello dei servizi, pronti a rimbalzare.