Borse, guadagnare con il 5G
La connettività veloce vale 13 mila miliardi da qui al 2035 JD.COM, Keysight e Analog Devices: ecco i titoli da seguire
La tecnologia è in cima alla lista dei titoli da inserire in portafoglio. Ma non solo. «Anche tutto il mondo delle infrastrutture che ruota attorno all’innovazione e alla rivoluzione hi-tech offre opportunità interessanti, così come quei settori che nel 2020 hanno sofferto a causa della pandemia e che ora sono pronti a riscattarsi in vista della ripresa economica. Senza dimenticare l’esg, che ormai è diventata un’assoluta necessità, e gli asset privati».
Alberto Salato, head of southern Europe di Neuberger Berman, ha le idee chiare sull’asset allocation del 2021, ma avverte: «è doveroso essere selettivi. Nel 2020 abbiamo visto molti titoli realizzare performance importanti e raggiungere valutazioni difficilmente sostenibili. Anche nell’universo green abbiamo assistito a forti flussi in entrata, soprattutto tra gli Etf dall’impronta sostenibile. E proprio i replicanti, in quanto strumenti prociclici che investono sulla base degli indici di riferimento, oggi possono rappresentare un rischio. Piuttosto, conviene affidarsi a gestori attivi che sono in grado di individuare sul mercato i titoli sopravvalutati e sottovalutati».
La diversificazione, secondo Salato, non basta più. All’interno dei diversi settori c’è una forte dispersione del risultato, con società che stanno registrando performance negative anche a doppia cifra e altre che continuano nella loro corsa, «ma, soprattutto, stanno emergendo i cosiddetti transition winner, ovvero i campioni del nuovo mondo, dove la sostenibilità è diventata elemento dominante in quasi tutti i comparti. Parliamo di aziende che godono di vantaggi competitivi e di qualità intesa come la capacità di mantenere un elevato rendimento del capitale investito, indipendentemente dal ciclo economico, grazie a un flusso di cassa in grado di finanziarie l’innovazione e la crescita, senza un massivo ricorso al credito o al mercato finanziario. Nelle transizioni tecnologiche questa qualità diventa un punto di forza che fa emergere i vincenti, nel digitale come nell’energia, nell’assistenza sanitaria come nei nuovi trend di consumo».
Le scelte
E nell’asset allocation del fondo di Neuberger Berman dedicato alla connettività di quinta generazione, il 5G Connectivity Fund (dall’8 aprile 2020, data di lancio, il fondo sta guadagnando il 70,20%, contro il 44,31% dell’indice Msci Acwi, ndr), emergono chiare le scelte del gestore: meno big in portafoglio, più spazio a società in grado di generare valore. Tant’è che Apple e Microsoft, tra le società con il peso maggiore nell’indice Msci Acwi Info Tech, non sono presenti tra le prime 10 posizioni del portafoglio 5G di Neuberger Berman, che invece punta su titoli come Jd.com (il più grande rivenditore online di smartphone 5G in Cina), Keysight (fornitore di soluzioni di testing&validation) e Analog Devices (società attiva nei semiconduttori).
«Gli investimenti per le infrastrutture 5G stanno crescendo rapidamente – argomenta il numero uno di Neuberger Berman in Italia –. Guidano Usa e Cina, mentre Ue e Giappone seguiranno nel secondo semestre 2021. Si stima che l’impatto economico globale del 5G in termini di nuovi beni e servizi raggiungerà i 13.000 miliardi di dollari entro il 2035. Molti Paesi considerano il 5G un asset strategico in cui investire per stimolare le economie domestiche. Inoltre, le grandi aziende stanno investendo in infrastrutture di rete private per migliorare la propria connettività, le proprie infrastrutture e, di conseguenza, la loro crescita futura.
«Insomma, il 5G è un tema di investimento di lungo periodo, il cui mercato è in continua evoluzione e adottare una gestione attiva per identificare vincitori e vinti in questo universo di investimento è fondamentale – puntualizza ancora Salato –. Con un approccio basato sulla ricerca fondamentale, attraverso il nostro fondo 5G Connectivity Fund investiamo nelle società meglio posizionate per trarre vantaggio dalla diffusione su scala globale della connettività di quinta generazione: infrastrutture di rete, dispositivi IOT, nuovi servizi e applicazioni».
Alberto Salato, head of southern Europe