Dal dinosauro all’online: la crescita di Cambi
I conti della casa d’aste
Dalle nostre parti, una creatura del genere, non si era mai vista. Straordinaria, meravigliosa. «Mirabilia», non a caso, è il nome scelto da Cambi per l’asta che l’ha portato all’incanto. Stiamo parlando di uno scheletro di Othnielosaurus, dinosauro risalente al Giurassico superiore, circa 155-148 milioni di anni fa, conosciuto per pochissimi esemplari. Una vera e propria rarità che la casa d’aste ha battuto per 300 mila euro nella serata di giovedì 25 febbraio. La stima iniziale era di 240 mila260 mila euro. Veramente una grande aggiudicazione: per la cifra elevata, ovviamente, ma anche perché si tratta della prima volta che uno scheletro di dinosauro viene venduto in Italia. Ma al di là di questo risultato fa impressione dare uno sguardo al bilancio annuale 2020 di questa maison italiana. Numeri che, più che preistorici, sembrano la metafora d’un lancio spaziale verso il futuro. Sono 25,8 i milioni di euro incassati con 92 aste (41 live ,47 online e4di charity). I lotti aggiudicati sono stati superiori del 23 per cento rispetto a quelli del 2019. In totale sono state vendute 11.576 opere in 56 Paesi di 5 continenti. I nuovi clienti acquisiti sono stati 4.230. Due i nuovi dipartimenti inaugurati l’anno scorso in piena pandemia: quello filatelico e quello numismatico. Il fatturato diviso per settori appare abbastanza equilibrato: 16 per cento per arte moderna e contemporanea, 20 per cento pittura e scultura antiche e del XIX secolo, 11 per cento gioielli e orologi da collezione, 9 per cento arte orientale, 24 per cento design e arti decorative del XX secolo e 20 per cento antiquariato (arredi, tappeti, cornici, maioliche, libri e argenti). Il fatturato totale si compone di 13,7 milioni di euro di vendite in Italia e 12,2 milioni nel resto del mondo. L’aspetto più stupefacente è che il 67 per cento di tutti gli acquisti sono passati attraverso il canale online. Alla faccia della Preistoria.