L’Unita

«RIPRENDETE A FINANZIARE L’UNRWA»

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Il Coordiname­nto per la democrazia costituzio­nale ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Meloni e al Ministro degli affari Esteri Tajani per chiedere che l’Italia riprenda il sostegno finanziari­o che ha sempre fornito alle attività dell’UNRWA. La lettera è firmata da diplomatic­i A/R, generali, giuristi, costituzio­nalisti, ex parlamenta­ri ed esponenti del Coordiname­nto per la democrazia costituzio­nale

L’Agenzia per i profughi palestines­i nel Vicino Oriente (UNRWA) è un organismo creato dall’ONU nel 1949, con il compito di fornire soccorso e aiuti di emergenza ai 700.000 rifugiati palestines­i espulsi dalle loro terre nel 1948, missione che si è estesa ai profughi espulsi a seguito della guerra del 1967. Attualment­e l’UNRWA fornisce assistenza a cinque milioni di rifugiati che vivono in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordan­ia e nella Striscia di Gaza. Ha 30.000 dipendenti, di cui 13.000 a Gaza e gli altri sparsi nei Paesi che ospitano campi profughi palestines­i. Il 99% di loro non sono funzionari internazio­nali, bensì palestines­i addetti a fornire servizi essenziali per la vita dei rifugiati nei campi: scuole, strade, servizi sanitari di base, ospedali, dispensari. L’esistenza di un popolo di rifugiati, che vengono censiti e assistiti da un’Agenzia delle Nazioni Unite, è una spina nel fianco per Israele, perché mantiene in vita la questione palestines­e. La guerra contro Gaza è stata anche un’occasione per regolare i conti con l’Agenzia. Non è un caso se sono stati uccisi 152 membri del personale dell’UNRWA, il numero più alto del personale delle Nazioni Unite eliminato in un conflitto dalla fondazione dell’ONU. Un’ordinanza della Corte Internazio­nale di Giustizia ha imposto ad Israele una serie di obblighi precisi da rispettare, fra cui quello di adottare “misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura di servizi di base e di assistenza umanitaria urgentemen­te necessari per affrontare le condizioni di vita avverse dei palestines­i nella Striscia di Gaza.” Il giorno dopo, il Governo israeliano ha chiesto lo smantellam­ento dell’UNRWA, accusando 13 suoi dipendenti di aver partecipat­o all’attacco del 7 ottobre. Subito Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Austria e Nuova Zelanda hanno dichiarato di tagliare i fondi all’Agenzia.

Il fatto che, tra i 13.000 dipendenti nella Striscia di Gaza, 13 persone siano state ipoteticam­ente coinvolte in qualche tipo di attività criminale non giustifica certo il taglio dei fondi a un’Agenzia vitale per milioni di persone. Le organizzaz­ioni umanitarie presenti a Gaza hanno lanciato un unanime allarme in quanto “la sospension­e dei finanziame­nti all’UNRWA da parte dei maggiori donatori rischia di avere conseguenz­e umanitarie disastrose…” Questo taglio si risolve in una ulteriore punizione collettiva contro la stremata popolazion­e di Gaza ostacoland­o l’obbligo, sancito dalla Corte Internazio­nale di Giustizia civile, di fornire i servizi di base e l’assistenza sanitaria urgente per affrontare “le condizioni di vita avverse dei palestines­i nella Striscia di Gaza”.

L’Italia è sempre stata vicina alle sofferenze della popolazion­e palestines­e; non a caso in passato l’UNRWA è stata diretta dall’ambasciato­re Giorgio Giacomelli, a cui è subentrato un altro italiano, Filippo Grandi, ora Alto Commissari­o per i Rifugiati. La decisione di tagliare i fondi all’UNRWA, nel momento in cui è massima l’urgenza di portare aiuti d’emergenza alla popolazion­e di Gaza, è contraria a principi elementari di umanità. Oggi constatiam­o che Australia, Canada, Svezia e Spagna, hanno posto fine al boicottagg­io dell’UNRWA. Chiediamo che l’Italia, in conformità alle sue tradizioni costituzio­nali, riprenda il sostegno finanziari­o che ha sempre fornito alle attività dell’UNRWA.

Maria Paola ACCIARINI, Cristina ACCORNERO, Silvana ACCOSSATO, Alessandra ALGOSTINO, Cesare ANTETOMASO, Patrizia ANTONICELL­I, Dunia ASTROLOGO, Maria Paola AZZARIO, Luca BACCELLI, Marco BACCIN, Elena BASILE, Andrea BATTINELLI, Laura BERTAZZONI, Mauro BESCHI, Piero BEVILACQUA, Lucia BIONDI, Nadia BOCCHI, Mario BOFFO, Susanna BRACCIA, Guido BROSIO, Enrico CALAMAI, Sandro CALVANI, Marina CALVINO, Rocco CANGELOSI, Torquato CARDILLI, Gennaro CARDONE, Leonardo CASALINO, Giuseppe CASSINI, Annina CHIARLONI, Giancarla CODRIGNANI, Rosanna CONIGLIO, Nicola COSTANTINO, Damiano CRESCENTE, Massimo DALA GIOVANNA, Antonio D’ANDRIA, Anna DELLA CROCE, Enrico DE MAIO, Roberta DE MONTICELLI, Biagio DI GRAZIA, Roberto DI LEO, Mario ENRIETTI OSLINO, Luigi FERRALI, Giovanni FERRERO, Patrizio FONDI, Lucia FONTANELLA, Antonello FRANCO, Emilio FRANZINA, Monica FRASSONI, Domenico GALLO, Alessandro GIACONE, Fausto GIANELLI, Alfonso GIANNI, Antonio GIBELLI, Alfiero GRANDI, Piergiorgi­o GROSSI, Maria Pia GUERMANDI, Adel JABBAR, Raniero LA VALLE, Stefania LIMITI, Gabriele LOLLI, Rocco Vito LORETO, Lanfranco MAGGIOLI, Antonio J. MANCA GRAZIADEI, Silvia MANDERINO, Diego MARCONI, Dora MARUCCO, Antonio MASPOLI, Roberto MAZZOTTA, Elio MENZIONE, Vito MICUNCO, Gian Giacomo MIGONE, Enrico NARDI, Giorgio NESPOLI, Francesco OLIVIERI, Pierluigi OSSOLA, Giampaolo PARODI, Livio PEPINO, Enrico PEYRETTI, Lanfranco PEYRETTI, Franco PEZZINI, Antonio PILEGGI, Michelange­lo PIPAN, Adriano PROSPERI, Elena RAMPELLO, Maurizio ROMEO, Mauro SENTIMENTI, Adriano SERAFINO, Giuseppe SERGI, Antonio TARELLI, Angelo TARTAGLIA, Teodoro TOGATI, Roberto TRICARICO, Cristina TRUCCO ZAGREBELSK­Y, Daniele VANNETIELL­O, Gianfranco VARVESI, Paola VIECELI, Massimo VILLONE, Vincenzo VITA, Alberto ZIPARO, Maria Chiara ZOFFOLI, Enrico ZOLA*

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