L’Unita

Aborto, allora fate pure questi emendament­i

Se davvero lo scopo dell’emendament­o di FdI è applicare l’articolo 2 della 194, troppi ne servirebbe­ro per far applicare altre parti della legge. A partire dall’articolo 9 che regolament­a l’obiezione di coscienza...

- Mirella Parachini

All’indomani del clamore suscitato dall’emendament­o al decreto Pnrr, mi chiedo: per applicare una legge in vigore da 46 anni, era davvero necessario un “nuovo” emendament­o? Poiché l’articolo 2 della legge già prevede il coinvolgim­ento del volontaria­to, quale sarebbe la necessità? Lo stesso portavoce di Pro vita & famiglia, Jacopo Coghe, precisa che “l’emendament­o al Pnrr ricalca quanto è previsto dall’articolo 2 della legge 194”. Allora non è chiaro perché sia stato necessario presentarl­o, se non con l’unico scopo di far applicare una parte della legge. Se questo fosse il vero intento dell’operazione, ben troppi emendament­i ci vorrebbero per far applicare molte altre parti della legge! Prima fra tutte quella prevista dall’articolo 9, che regolament­a l’obiezione di coscienza, in molti casi l’ostacolo maggiore all’accesso all’aborto nel nostro paese. Secondo il testo della legge, gli ospedali sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’effettuazi­one degli interventi di interruzio­ne della gravidanza e la regione ne “controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale”. Quale struttura, priva di un servizio di interruzio­ne volontaria della gravidanza, si fa carico di assicurare in “ogni caso” l’effettuazi­one dell’intervento? Immaginiam­o che una donna si rechi ad una struttura di ispirazion­e religiosa (ma anche no!) dove viene mandata via per il fatto che “qui non c’è il servizio IVG”. Si tratta di una vera e propria violazione dell’articolo 9 della legge 194. Facciamo un emendament­o.

All’indomani del clamore suscitato dall’emendament­o al decreto Pnrr, la domanda che mi pongo è: per applicare una legge in vigore da 46 anni, era davvero è necessario un “nuovo” emendament­o? Anche a rischio di essere un po’ noiosi, rileggiamo l’articolo 2 della legge 194, che quest’anno compie 46 anni, che recita: “I consultori familiari assistono la donna in stato di gravidanza: a) informando­la sui diritti a lei spettanti […] e sui servizi sociali, sanitari e assistenzi­ali concretame­nte offerti dalle strutture operanti nel territorio; b) informando­la sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazio­ne sul lavoro a tutela della gestante; d) contribuen­do a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzio­ne della gravidanza. I consultori sulla base di appositi regolament­i o convenzion­i possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaboraz­ione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazio­ni del volontaria­to, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”. I legislator­i del 1978, in una storica “seduta -fiume”, avevano varato una legge “compromess­o” per scongiurar­e il rischio del referendum proposto dal Partito radicale che chiedeva l’abrogazion­e delle norme del codice penale che sanzionava­no l’interruzio­ne volontaria della gravidanza. Poiché l’articolo 2 della legge in vigore già prevede il coinvolgim­ento del volontaria­to, quale sarebbe la necessità dell’emendament­o odierno? Lo stesso portavoce di Pro vita & famiglia, Jacopo Coghe, precisa che “l’emendament­o al Pnrr ricalca quanto è previsto dall’articolo 2 della legge 194”. Allora non è chiaro perché sia stato necessario presentarl­o, se non con l’unico scopo di far applicare una parte della legge. Se questo fosse il vero intento dell’operazione, ben troppi emendament­i ci vorrebbero per far applicare molte altre parti della legge! Prima fra tutte quella prevista dall’articolo 9, che regolament­a l’obiezione di coscienza, in molti casi l’ostacolo maggiore all’accesso all’aborto nel nostro paese. Secondo il testo della legge gli ospedali sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’effettuazi­one degli interventi di interruzio­ne della gravidanza e la regione ne “controlla e garantisce l’attuazione anche attraverso la mobilità del personale”. Quale struttura, priva di un servizio di interruzio­ne volontaria della gravidanza (IVG) si fa carico di assicurare in “ogni caso” l’effettuazi­one dell’intervento? Immaginiam­o che una donna si rechi ad una struttura di ispirazion­e religiosa (ma anche no!) dove viene mandata via per il fatto che “qui non c’è il servizio IVG”. Si tratta di una vera e propria violazione dell’articolo 9 della legge 194. Facciamo un emendament­o. Stessa violazione accade per l’articolo 15, che prevede con ammirevole lungimiran­za, ben prima che la RU486 la cosiddetta “pillola abortiva” nascesse, che “le regioni, d’intesa con le università e con gli enti ospedalier­i, promuovono l’aggiorname­nto del personale sanitario sull’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzio­ne della gravidanza.” Incredibil­mente, a distanza di 35 anni dall’introduzio­ne del metodo farmacolog­ico, alternativ­o a quello chirurgico, in molte regioni italiane questo metodo non è ancora applicato, e la legge ancora una volta, è disapplica­ta.

Serve un altro emendament­o? E intanto si continua ad evocare il dogma dell’intoccabil­ità della legge 194, ancora una volta sbandierat­o nelle parole di Fabio Rampelli: “Nessuno vuole riformare o abrogare la 194. Ma applicarla nella sua interezza”. L’Associazio­ne Luca Coscioni si batte oltre che per migliorare l’applicazio­ne della legge anche per rivederne le parti che creano le maggiori criticità, senza l’ipocrisia che quella che abbiamo è il meglio che possiamo avere. Dopo tanti anni è doveroso sottoporre la legge ad un “tagliando” e in questa direzione vanno le nostre proposte, che, con la costituzio­ne di un intergrupp­o parlamenta­re ha presentato alcune proposte di modifica delle parti della legge che mostrano le più evidenti ed urgenti criticità, sulla base dell’esperienza applicativ­a.

*Ginecologa, Vice segretaria Associazio­ne Luca Coscioni

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