QUATTRO COSE DA SAPERE
VARIO È MEGLIO Alternare pesci azzurri di diverse qualità permette di sfruttare nel miglior modo le caratteristiche di ciascuna. Lasciare spazio agli “esponenti” di piccole dimensioni permette, poi, di ridurre il rischio di assumere sostanze contaminanti (come il mercurio) più presenti nei pesci di grosse dimensioni.
CONSERVATO La maggior parte del pesce azzurro è destinata alla produzione di conserve e semiconserve. Si tratta di ottimi prodotti: perfettamente sicuri (il pesce in scatola viene cotto, generalmente a vapore), mantengono un altissimo valore proteico e sono ben digeribili.
MENO NOTI L’aguglia, dal corpo allungato e snello, l’alaccia, ottima alla griglia, il cicerello, dalle carni squisite apprezzate in Liguria come prodotto tipico locale, la costardella, buona anche sotto sale, il lanzardo, delicato e perfetto alla griglia o al cartoccio, lo spratto, simile alla sarda, e il suro, eccellente al forno o al cartoccio.
ATTENZIONE Il pesce azzurro può contenere l’anisakis, un piccolo parassita che ingerito vivo causa danni all’organismo. Per scongiurare rischi, basta cuocere il pesce o, se si vuole mangiarlo crudo, congelarlo (nei ristoranti è obbligatorio) lasciandolo per almeno 48 ore nel freezer a 4 stelle (a -18°C).