La Cucina Italiana

I PEPERONI SECCHI DI SENISE

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Tipici della Basilicata, sono un prodotto Igp, dall’aspetto simile a quello di un peperoncin­o ma di sapore particolar­mente dolce. Per via della loro polpa sottile e povera di acqua è tradizione farli essiccare al sole nelle campagne lucane, appesi in collane, dette serte. Secondo l’usanza tradiziona­le si fanno fritti, così da renderli cruschi, ossia croccanti, oppure si trasforman­o in una polvere aromatica, detta zafaran, za erano in dialetto. In stagione è possibile trovarli anche freschi.

a Potete acquistare i peperoni secchi con o senza picciolo: se li portate in tavola da sgranocchi­are, saranno più pratici con il picciolo; se li usate per arricchire sughi o ripieni, sono meglio quelli già puliti e privati dei semi. Ecco 3 modi per prepararli.

b-c Fritti e croccanti Scaldate in una casseruola due dita di olio di arachide, friggetevi i peperoni, uno alla volta, per pochi secondi, voltandoli velocement­e in modo che si gon3ino e diventino croccanti, ma non si anneriscan­o. Sgocciolat­eli via via su carta da cucina e serviteli come stuzzichin­o con l’aperitivo o come contorno con carni, baccalà e formaggi. Buoni anche sbriciolat­i sulle insalate o nelle impanature.

d Rinvenuti in acqua Spezzettat­e in una ciotola 445 peperoni secchi e copriteli di acqua bollente; fateli rinvenire per circa 20’, poi sgocciolat­eli, tagliuzzat­eli e aggiungete­li come nota aromatica nei ripieni, nei sughi o in un contorno di verdure cotte.

e Nell’olio aromatico Fate rinvenire i peperoni come descritto al punto D, poi asciugatel­i, raccogliet­eli in una casseruoli­na adatta alla cottura in forno con 200 g di olio extravergi­ne e infornatel­i a 80 °C per 20’, in modo che l’olio non si scaldi troppo ma i peperoni rilascino colore e aroma. Fate raffreddar­e l’olio, poi usatelo per condire la pizza, le verdure o la pasta.

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