La Cucina Italiana

HOME MADE WITH LOVE

- utensili PRESTO SEAFOOD

In Tescoma siamo grandi fan del “fatto in casa”, con ingredient­i freschi di stagione e a km zero. E tu sai resistere alla tentazione di preparare un piatto genuino, fatto con le tue mani? Basta aprire la dispensa e lasciare spazio alla creatività. Agli utensili pensiamo noi: nel nostro assortimen­to di oltre 2.500 prodotti troverai un’infinità di accessori di cui non potrai più fare a meno per preparare i piatti di tutti i giorni e i menu per le grandi occasioni. In Tescoma abbiamo tutti gli ingredient­i giusti per le tue ricette.

Soprattutt­o d’estate, niente abolizioni drastiche, solo dosaggi equilibrat­i. Di sale, 5 grammi al giorno consiglia il nostro nutrizioni­sta, magari un pizzico di più, se si sfatica sotto il sole. Lungo il corso del Nilo si prepara una cenere salata con certe piante della famiglia delle Salsolacee. Altre popolazion­i in Africa, nell’America del Sud e in Indonesia mescolano il cibo con l’argilla o con il caolino, che sono ricchi di minerali. Questa abitudine si chiama geofagia: si mangia la terra, se non si può mangiare la sostanza del mare.

Siamo fatti per buona parte di acqua e degli stessi elementi che ci sono nel sale, nessuno può rinunciarv­i. Il sale sostenta, condisce, soprattutt­o trasmette ai cibi la sua incorrutti­bilità e li fa durare a lungo. Naturale che abbia guadagnato un grande prestigio: moneta di scambio nell’antichità, ingredient­e rituale nei sacrifici dei popoli ebraici, greci, latini. Suggella i patti, tra gli uomini e gli dei, tra uomo e uomo. I germani giuravano con una mano affondata nel sale. Per gli arabi mangiarne insieme vuol dire stringere amicizia. Il sale dà sapienza, come quel pizzico che si metteva sulla lingua del battezzand­o.

I cuochi sanno che è la “prima spezia”, e conoscono le sottili differenze tra le sue tante origini. Sanno anche che è uno strumento geniale: se si scalda conserva il calore, altissimo, per tanto tempo, diventa una pietra che mentre cuoce cede alla pietanza la sapidità che le serve per essere perfetta. L’assaggio avrà il massimo della schiettezz­a e il massimo del sapore. Lo abbiamo provato con il nostro Sergio Barzetti, che a pag. 52 ha mischiato quello fino e quello grosso con erbe e aromi, e ha creato delle plance per una trota e un filetto di manzo balsamico, perfino per una focaccia strabilian­te.

Il sale si combina molto bene anche con il freddo. Preparate una mattonella o cercatene una già pronta e ghiacciate­la per un giorno in freezer oppure nell’abbattitor­e (ne parliamo a pag. 66) a -25 gradi per sei ore. Avrete una base per servire con eleganza una composizio­ne di pesce crudo, tenendolo freschissi­mo per tutta la cena.

Il sale c’entra con i gelati e i sorbetti. Per quei miracoli della chimica, il ghiaccio unito al sale crea una “miscela frigorifer­a”, che mentre si fonde diventa molto fredda, fino a -21,1 gradi: era il segreto dei gelatai prima dell’invenzione del congelator­e e della gelatiera. Che però noi non abbiamo disdegnato per preparare il sorbetto della copertina (a pag. 107) e i vitaminici ghiaccioli fai da te di pag. 28.

Arguzia, leggiadria, brio. Il sale era anche questo, specialmen­te per i latini, ma anche per Luigi Pirandello. Seguendo Orazio e gli antichi, chiama sale l’umorismo, che è quel senso del contrario, quel movimento dello spirito che vede la vita tutta intera, un misto di ridicolo e di serio. Mettete il sale in giusta dose, il sapore di ogni cosa avrà la pienezza che si merita.

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