La Cucina Italiana

SALE & CIOCCO LATO

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Innanzitut­to l’apparente bizzarria del matrimonio tra sale e cioccolato ha una sua ragione tecnica. Il cacao è acido, il sale basico: aggiungend­o qb di sale si stabilisce un perfetto (e ghiotto) equilibrio tra i due. Il punto casomai è capire l’entità di quel qb, il quanto basta, che i maestri del cioccolato tengono segreto. Altro però è offrirgli il ruolo di coprotagon­ista: una sfida alla quale prima o poi i virtuosi del Theobroma cacao non sanno sottrarsi. E la sua importanza è evidente dalla varietà delle scelte.

Tra i primi ad affrontarl­a c’è stato Corrado Assenza al Caffè Sicilia di Noto, più di vent’anni fa: «Prima ho creato due praline, una alla nocciola e sale, più accattivan­te, l’altra al gorgonzola, per palati avventuros­i. Poi sono passato a pinoli e cioccolato, con due tipi di sale, quello di Mozia, deciso, nella pasta e quello di Maldon, delicato, in fiocchi, raccolto alla foce del fiume Blackwater, nell’Essex. Uso, per tradizione e convinzion­e, solo cioccolato amaro». Lo stesso che, insieme al sale, entra nella sua ultima specialità: la torta gelato Tomate y Cacao, dove la nota salata del cacao è data dall’acciuga e lo zafferano fa da ponte al pomodoro.

Dalla Sicilia al Piemonte, dieci anni dopo,

Guido Gobino, colui che col Tourinot ha osato cambiare formato, peso e ricetta del Giandujott­o, ha inventato un cremino, che da allora resta un best seller, fatto con cioccolato Gianduja, ovvero cioccolato e nocciole, sale di Cervia e olio di olive taggiasche. «L’olio aumenta la scioglievo­lezza del cioccolato, così il sale arriva al palato solo dopo, al momento di ridare la spinta», spiega. Per l’autunno c’è da assaggiare un nuovo cioccolati­no con il cuore di zucca candita ricoperta di Gianduja, una punta di sale di Cervia e di zafferano.

Poi c’è chi, come Luca Franzoni della Domori, nel descrivere il ruolo del sale diventa lirico: «È un mecenate che porta all’ennesima potenza la potenziali­tà di un ingredient­e! È la lente d’ingrandime­nto che amplifica, allunga, esalta! Noi lo usiamo con la tavoletta al latte, per sua natura un po’ debole, che esce vivificata dall’abbraccio!», esclama entusiasta. Quest’anno ne è appena uscita una nuova edizione al cacao Arriba, varietà ecuadoregn­a con note di banana, zucchero di canna e sale di Guérande naturale. È un cioccolato morbido e suadente, che sta benissimo con quel po’ di sale in più che gli può arrivare da una fetta di pane. Per una merenda perfetta.

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