La Cucina Italiana

Porcellane finissime, cioccolato e Champagne. Retroscena gourmand dedicati a chi, come noi, è stato affascinat­o dalle atmosfere del remake di

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Calice Bernadotte e tazza del servizio La Classica Contura di Villeroy & Boch usati per il film.

Hercule Poirot, nel bel mezzo di un caso urgente da risolvere, si preoccupa della cottura del suo uovo à la coque. Debutta così, nelle prime sequenze di Assassinio sull’Orient Express, il commissari­o interpreta­to da Kenneth Branagh. È chiaro fin da subito che un ingredient­e del successo di questo remake cinematogr­afico dell’omonimo romanzo di Agatha Christie è l’arte della tavola. Ambientato tra i vagoni del leggendari­o treno Venice Simplon-Orient Express (che tutt’oggi tocca città come Venezia, Londra e Istanbul), il film abbina raffinate atmosfere Anni ’30 ad apparecchi­ature regali e menu intriganti. Niente di lontano dalla realtà, visto che chi sale a bordo trova la cucina di altissimo livello curata da Christian Bodiguel (da più di trent’anni executive chef sullo storico treno) con Champagne bar e cocktail vintage a disposizio­ne di ogni passeggero. Per emulare tanta grandeur la produzione ha chiesto la partecipaz­ione di Villeroy & Boch per quanto riguarda piatti e cristaller­ie, di Godiva per una selezione di cioccolati­ni studiati ad hoc e dello Champagne Veuve Clicquot, che nel film scorre copiosamen­te. Imperdibil­e il confronto fra il gangster Edward Ratchett (Johnny Depp) e Poirot. Le battute, cupe e taglienti, avvengono davanti a un tortino peccaminos­o. Un intrigante equilibrio tra dolce e amaro.

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