LA COLAZIONE che sognavo
Sgusciare da lenzuola rustiche e sedersi a tavola con una fetta di ciambella, frollini, scorzette di arancia candite. Tutto ha l’equilibrio e la semplicità per cominciare bene
« Quando leggo la ricetta, mi sembra già di sentirla sul palato. Poi però tolgo sempre un po’ di zucchero e aggiungo un pizzico di sale». Patrizia Corradetti parla di dolci, quelli che sforna ogni giorno nel suo bed and breakfast a Torre di Palme, un borgo medievale in collina vicino a Fermo.
Tre camere in una casa del Mille rinfrescata con gusto, e una terrazza da cui si vede il mare. La stanza della colazione è la stessa dove Patrizia legge, guarda la televisione, stira le lenzuola (vecchie, di lino grosso, che lava da sé perché solo così vengono profumate di vero pulito) e al risveglio, dopo aver fatto il caffè – con la moka –, sta in compagnia con gli ospiti. La mattina è per lei il momento per conoscersi e scambiare le ricette. Tre le trovate qui accanto, raccolte per voi mentre Patrizia ci racconta che fa tutto da sola, il ciambellone e la crostata, i biscotti, le marmellate, il pane e la focaccia, le scorze di arancia candita, il croccante di mandorle.
Ha imparato dalla mamma Camilla, una signora abruzzese che ogni giorno, a 88 anni, le prepara due chili di tortellini per il ristorante Lu Focarò, sotto il b&b. Quello che di importante Camilla le ha insegnato non sono però le dosi, sono i modi. La pulizia, soprattutto, che è anche precisione dei gesti, e velocità di mani nel lavorare.
Vale per il croccante, per esempio. Il miracolo della sua friabilità, un’esplosione in bocca mai sentita, sta tutta lì, nella rapidità e nella capacità di riconoscere a occhio, e a naso, quando il colore del caramello e l’odore delle mandorle ti dicono che sei al punto giusto. Si controllano a vista anche le scorzette di arancia, che non devono cristallizzarsi, e quindi si tirano fuori a una a una dallo sciroppo appena diventano trasparenti e lucide (ogni anno ne fa un barattolo anche per il Papa). Bisogna essere concentrati, tempestivi. E avere molta esperienza, pensiamo noi, mentre Patrizia inzuppa nel caffè un biscottone a forma di fiore con l’impasto alla panna, il suo preferito alla mattina.