La Cucina Italiana

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Godo-Sostanza Italiana ha rivoluzion­ato il modo di pranzare negli uffici della finanza londinese. Vincendo la prova più difficile: consegnare a domicilio un lunch box all’altezza di un grande ristorante

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I migliori paccheri della City

« Testi MARIA VITTORIA DALLA CIA

Ci aiuti a creare dei piatti che dopo mezzora siano ancora buoni come quelli che porti in tavola al ristorante?». È lanciando questa sfida durante una cena di gala di tre anni fa che Simone Sajeva, giovane imprendito­re buongustai­o di origini siciliane, ha conosciuto Tommaso Arrigoni, il fondatore del ristorante milanese Innocenti Evasioni. Allora Simone stava cominciand­o a pensare a un servizio di consegna di pasti pronti di grande qualità. La città per fare l’impresa sarebbe stata Londra, perché nella City un servizio così non c’era e perché lì in tanti non ne potevano più di mangiare male in ufficio. Siccome poi ai londinesi piace tantissimo il cibo italiano, lui e il suo socio Amin Bouafsoun sarebbero stati i primi a consegnare a casa piatti della nostra tradizione, perfetti anche dopo un viaggetto in moto. Per dare sostanza a tutto serviva un cuoco.

Comincia così l’avventura di Godo, un servizio di delivery che a poco più di due anni dalla nascita è passato da un centinaio di pasti dei primi tempi ai 1400 di questi giorni. Tommaso parte in quarta (l’abbiamo seguito un po’ anche noi, ascoltando i racconti che ci faceva in redazione, visto che tra le tante sue attività c’è anche La Cucina Italiana, ndr). Iniziano gli esperiment­i con il fido e bravissimo Michele Carretta. Per otto mesi Michele scorrazza in motorino per Milano con il freddo e il caldo, con la pioggia e il sole e il termometro nel bauletto del cibo: bisogna capire come reagisce dopo 15 minuti, mezzora, un’ora di stress. Lo stato di

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