ATTO QUARTO
Ristorante Quadri Piazza San Marco , tel. , alajmo.it All’Arco Sestiere San Polo , tel. Naranzaria San Polo , tel. , naranzaria.it Venissa Fondamenta di Santa Caterina , Mazzorbo, tel. , venissa.it Local Salizzada dei Greci , Castello, tel. , ristorantelocal.com Il Ridotto Restaurant Campiello Santi Filippo e Giacomo , tel. , ilridotto.com Aciugheta Campiello Santi Filippo e Giacomo , tel. , aciugheta.com CoVino Calle Pestrin Castello , tel. , covinovenezia.com Palazzo Gritti Campo Santa Maria del Giglio , tel. , thegrittipalace.com Enoiteca Mascareta Calle Lunga Santa Maria Formosa , tel. , ostemaurolorenzon.com è il dehors sul Canal Grande del Gritti Palace, un tempo dimora storica del Doge Andrea Gritti, poi luogo d’approdo internazionale. Con la Basilica della Salute davanti ordinate all’eccellente barman dell’hotel uno dei suoi special. Magari scelto tra i prediletti di Hemingway, qui ospite fisso durante il suo soggiorno veneziano negli anni Cinquanta. Un Papa doble, per esempio, con rum bianco, maraschino, pompelmo e lime, come faceva lo scrittore per poi passare a tavola dove lo chef aveva ideato per lui un risotto battezzato Ernest Hemingway Recovery Risotto, in grado di curare sia i postumi delle ferite riportate in guerra sia quelli degli eccessi di libagioni. È un risotto agli scampi, con brodetto ristretto di crostacei, fondo bruno, cognac, burro, olio, preparato anche oggi dallo chef Daniele Turco secondo la ricetta originale. Altrettanto sapidi ma più semplici e leggeri sono i piatti che riflettono il suo stile di cucina oggi, in cui parte dei sapori arriva da impressioni e ingredienti raccolti intorno al mondo: battuta di manzo con finger lime; agnello con lime e paprica; storione al bergamotto. In anticipo, bisogna ordinare l’impeccabile Soufflé con gelato alla vaniglia e salsa al cioccolato, un dessert di alta cucina oggi tornato di moda e sciaguratamente tentato da chi non lo sa fare. …OLTRE LA MEZZANOTTE «Casanova si presentò ai Piombi in abito di taffetà, merletti a punto d’argento, camicia a sbuffi e cappello a piuma bianca». È con questo spirito che bisogna immergersi nell’ora più veneziana di Venezia, quando i canali sono bui, le strade fiocamente illuminate, e le figure seminvisibili. Voi puntate verso l’Enoiteca Mascareta, dove si danno appuntamento i nottambuli per un piatto, per bere bene, per l’accoglienza di Mauro Lorenzon, oste colto, poeta occasionale, creatore di aforismi testimone autentico dello spirito del luogo. Forse indosserà la sua tenuta serale prediletta, in stile arlecchino e allora sarete al centro dei benvenuto se anche voi indosserete qualcosa di fantastico come una sciarpa in cangiante tessuto Fortuny del Venetia Studium. Potrete scegliere tra cento etichette tutte apribili al calice. Oppure far stappare una bottiglia di Champagne «alla sciabola», operazione in cui Lorenzon, in quanto membro della Confrérie du Sabre d’Or, è maestro.