Per la sposa
Caciotte ai petali di rosa e uno yogurt superlativo. Nell’azienda agricola Zoff il segreto è sognare, con i piedi per terra. Mica una qualsiasi però...
Bouquet da mangiare
Il concetto di «naturale» alla fattoria Zoff si respira, si assaggia. Si calpesta. Appena scesa dalla macchina, infatti, attraverso un prato che, mi spiegheranno, è foraggio per le «signorine», le vacche di razza pezzata rossa italiana da cui questa azienda agricola con piccolo caseificio artigianale ricava il latte per le sue eccellenti creazioni. Aria frizzantina, colori e profumi vividi, siamo a Borgnano, frazione di Cormòns, ai piedi del Colle di Medea, in provincia di Gorizia, a mezz’ora dal mare (Grado e Lignano) e a un’ora dalla montagna. Tutto intorno i rinomati vigneti del Collio.
Ad accoglierci, stivali infangati e sorriso dolce sotto i baffi ruvidi, è Giuseppe, terza di quattro generazioni di casari. La quarta è composta da sua figlia Laura e dal genero Fabio. Lei, ex traduttrice e interprete, ha convinto il marito, ex gommista di Formula 1 (uno che partecipava ai pit stop di Schumacher e Barrichello), a mollare tutto in nome della passione di famiglia. «I nostri prodotti sono completamente naturali perché, se il nostro corpo si nutre bene, sta bene», ci racconta Giuseppe, precursore del bio, da tempi non sospetti. «Certe cose non si possono accelerare», prosegue il casaro saggio, «le nostre mucche pascolano all’aperto la maggior parte dell’anno e così possono godersi l’aria e il sole e, perché no?, socializzare (ride, ndr). I miei sono animali felici». Giuseppe parla del suo formaggio latteria con lo stesso affetto con cui parla dei suoi nipoti: «È un nutrimento dello spirito».
Basta poi un assaggio della mozzarella o dello yogurt bianco naturale (tra i suoi estimatori la cuoca Antonia Klugmann) per rinnegare l’esistenza del colesterolo e dell’intolleranza. Il percorso gustativo caseario a chilometro zero continua con caciotte aromatizzate ai petali di rosa, calendula, fiori di sambuco e altre piccole delicatezze. Formaggi e yogurt, insieme a un’ottima carne sottovuoto, sono venduti on line (borgdaocjs.it) o nel minuscolo negozio separato dal caseificio soltanto da una tenda (chiedendo, si può sbirciare qualche fase di lavorazione). Infine, si possono degustare nel b&b dell’azienda, il Borg da Ocjs, che, guarda caso, è ricavato dalle antiche stalle e organizza anche gite naturalistiche alla scoperta delle piante e dei sentieri della zona.