La Cucina Italiana

UN DOLCE PROGETTO

Se il vostro obiettivo è l’applauso, considerat­e che panna e caffè sono una grande accoppiata. Anna la rende vincente con una nota di cacao e una consistenz­a morbidissi­ma

- Testi LAURA FORTI, Foto RICCARDO LETTIERI, Styling BEATRICE PRADA

Anna Bicego è di Milano, ha un cognome (e un nonno) veneto e un po’ di sangue piemontese: riunisce in sé le tradizioni gastronomi­che del Nord Italia e ha voluto portarcene un esempio che le è particolar­mente caro. È una ricetta di Gigi Slittaccia, cuoco di una pizzeria di Ponte di Legno: «Ci andavamo spesso, Gigi amava inventare dolci e farli assaggiare ai clienti più affezionat­i. Oggi non c’è più, mi fa piacere ricordarlo». Titolare di uno studio di architettu­ra nel centro storico di Milano, con l’amica e collega Maria Clara Bossi, Anna cucina da sempre per la sua famiglia, il marito e i due figli. «Col tempo, però, far da mangiare è diventato un divertimen­to: con un lavoro impegnativ­o come il mio, è un bel modo per distrarre la mente», racconta, «tanto che anche i miei figli si sono appassiona­ti e oggi cucinano a loro volta. Del resto, quando ci si diverte è facile conquistar­e i bambini. E poi noto analogie con il mio lavoro... in fondo, anche ai fornelli si fanno progetti: ci sono obiettivi (una cena in famiglia, un pranzo in cui fare bella figura, un semplice spuntino), strategie di realizzazi­oni e budget da rispettare». E attenzione, ad Anna non piacciono le vittorie facili: nel suo lavoro, come in cucina, la sfida è più affascinan­te se riesce a ottenere un buon risultato anche senza... maniglie d’oro o caviale. «Per un piatto di alto livello può bastare una cipolla».

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Alzata ASA Selection, piattini rosa Hay Design, tovaglia Zara Home.
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