La Cucina Italiana

CON I FIORI DEL SAMBUCO

Sbocciano in maggio e si raccolgono quando il pistillo è ancora fresco, in aperta campagna, dove l’aria è pulita. Si fanno fritti in pastella e si usano per preparare uno sciroppo profumato, da provare con la birra o lo spumante, con la macedonia e sul ge

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SCIROPPO

Tagliate alla base dell’ombrello 15‑20 fiori di sambuco, poi, senza lavarli per non eliminare il profumo, metteteli in un grande barattolo con 4 limoni non trattati tagliati a rondelle e 1,5 litri di acqua. Chiudete il barattolo e lasciatelo riposare a temperatur­a ambiente per 2‑3 giorni, mescolando ogni tanto. Filtrate quindi il liquido: ponete uno scolapasta su una pentola, foderatelo con un canovaccio e versatevi tutto il contenuto del barattolo; chiudete il canovaccio attorno ai fiori e strizzate per spremerne il succo. Unite al liquido lo stesso peso di zucchero e 50 g di aceto di mele e fatelo bollire per 2‑3 minuti. Travasatel­o subito in bottiglie riempiendo­le fino a 1 cm sotto il bordo. Chiudetele e conservate­le in frigo. Lo sciroppo dura da 2 a 4 mesi.

FRITTELLE

Immergete i fiori di sambuco nella pastella per crespelle (500 g di latte, 250 g di farina, 2 uova, un pizzico di sale e di zucchero) e friggete in abbondante olio di arachide ben caldo. Scolate su carta da cucina e servite con zucchero.

PANACHÉ

Versate 2 cucchiai di sciroppo in un boccale di birra. Provatelo anche nello spumante, tenendo le stesse proporzion­i.

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