La Cucina Italiana

La felicità è uno scivolo giallo

Grinta, meditazion­e, divertimen­to: è la ricetta di Cinzia Primatesta per vivere in mezzo al lago d’Orta. Con Antonino Cannavacci­uolo

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Cominciamo dagli orari, per tutti un gioco d’incastri. È così anche per voi due? In realtà siamo in quattro. I nostri figli, Elisa di11 anni e Andrea di 5 anni, sono uno dei cardini della nostra macchina organizzat­iva. Perciò cerchiamo sempre di ritagliare dei momenti per stare insieme. Al mattino, a volte, riusciamo a giocare un po’. Ogni tanto peschiamo dal balcone dopo colazione. Il resto della giornata è un frullatore: il ristorante, l’hotel, i bistrot (a Torino e Novara), la TV... Nel tardo pomeriggio ci ritroviamo a cena prima del rush finale. Chi cucina a casa? E che cosa? Di solito io, pasta (meglio se integrale), pesce, verdure in ricette brevi e salutari. Ma sempre gustose. Anche i bimbi mi aiutano e si divertono a sperimenta­re. Andrea si lancia in preparazio­ni che assomiglia­no a pozioni magiche. Elisa preferisce assaggiare. C’è un piatto che amate entrambi? Da sempre il pesce ci unisce. A casa non manca mai, di mare o di lago. Da alcuni anni Antonino per rilassarsi si dedica alla pesca. Va lontano con la sua moto d’acqua e pesca i persici che poi cuciniamo. Che cosa hai imparato da lui? A dare sempre il massimo, a non fermarmi alla prima soluzione, cercando di alzare sempre un po’ l’asticella. E lui da te? A staccare, a cercare un momento di quiete anche quando sembra impossibil­e, a ricaricars­i con i bimbi. Lui lo fa sull’acqua o cucinando con loro, io preferisco meditare, fare yoga o un bagno nel lago (da uno scivolo giallo che dal balcone arriva in acqua, ndr). Cucinate un po’ tutti, ma chi lava i piatti? Sono una mamma fortunata, i bambini (e la lavastovig­lie) mi aiutano anche in questo.

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