Picnic tra i pistacchi
La nostra pasta con le sarde, agnolotti di farina di grano duro ripieni di sarde, finocchietto selvatico, pinoli, uvetta con mollica «atturrata» (tostata in padella con olio e resa croccante): è una delle creazioni di Salvatore Gambuzza, executive chef del ristorante di Villa Athena La Terrazza degli Dei. A sinistra, i preparativi per un picnic nel pistacchieto centenario di questo strepitoso hotel nella Valle dei Templi.
«È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare» Johann Wolfgang Goethe
tartare di pomodori con colatura di alici, spaghetti al finocchietto selvatico e coniglio a «stimpirata», in agrodolce. Tra le chicche, cuscini di erbe aromatiche seminati qua e là e potati in modo da diventare profumati tappetini-yoga.
LE SUGGESTIONI Colazione in vigna e cena con gli dei
Per un’ospitalità con vista mitologica (letteralmente) l’indirizzo è Villa Athena. Storico hotel cinque stelle ricavato da una villa patrizia del XVIII secolo, costruita sulle vestigia di una basilica paleocristiana, è immerso nella Valle dei Templi di Agrigento, con ingresso diretto e privato al parco archeologico patrimonio dell’Unesco. Qui lo chef Salvatore Gambuzza delizia i suoi ospiti a La Terrazza degli Dei, ristorante panoramico con tavoli apparecchiati a soli 200 metri dal Tempio della Concordia (una curiosità: all’interno di questo monumento greco del V secolo a.C. da cinque anni Google organizza una cena per il gotha dell’azienda). In menu golose apparizioni Igp del territorio, come la Parmigiana di melanzane perline o L’uovo di riccio croccante. Tra le altre proposte, il picnic nel pistacchieto centenario, tra i pochi rimasti in Sicilia, con frittini di verdure e arancini. Accattivante anche la cena nella Valle dei Templi: chiuso il parco archeologico, nell’uliveto dell’hotel adiacente alle vestigia viene allestita una tavolata per 8-10 ospiti massimo. Chi soggiorna tra settembre e ottobre può cimentarsi nella raccolta delle olive e dei pistacchi. In ogni stagione, invece, lo chef condivide i suoi segreti in speciali lezioni studiate anche per i bambini. Infine, se vi piacciono le escursioni, potete optare per un giro in barca: verrete portati, per un bagno, davanti alla celebre Scala dei Turchi. A seguire vi aspetta un pranzo al sacco con sarde a beccafico, salumi e formaggi della regione.
È un’enorme, suggestiva cantina con ospitalità (10 camere in tutto) il wine relais Feudi del Pisciotto. Di proprietà della famiglia Panerai, è una delle tenute agricole più antiche e meglio conservate della zona. Il ristorante Il Palmento di Feudi propone una selezione di pani fatti in casa con i grani locali e piatti tradizionali rivisitati in linea con la stagionalità, come la lasagnetta con i mugnoli (i broccoletti selvatici). La cucina, a vista e decorata con ceramiche della vicina Caltagirone, è territorio del giovane Christian De Simone. Altrettanto giovane, l’enologo Marco Parisi, laureato a Marsala e con esperienze in Sudafrica, guida gli ospiti nelle degustazioni, che avvengono in una sala con panoramico pavimento di vetro, vista barrique oppure direttamente nelle vigne della tenuta. Estese su 150 ettari, a pochi chilometri dal mare, sono inframmezzate da carciofaie: il carciofo violetto di Niscemi è un Igp locale. Il loro Nero D’Avola Versace 2015 è l’unico vino siciliano che figura nella top 100 della rivista Wine Spectator. Da sorseggiare in una delle immense terrazze del relais, per godersi al meglio il tramonto.