La Cucina Italiana

Come manna dal cielo

Coltivata solo in un angolo di Sicilia in tutto il mondo, è la preziosa linfa che si estrae dai frassini. Dolcifican­te e purificant­e naturale

- GIULIA UBALDI COSSUTTA

Questa è la storia di un uomo che a 25 anni si mette a fare un mestiere antico. «Siamo gli unici produttori di manna da frassino in tutto il mondo», dice. Ma facciamo le presentazi­oni: lui è Mario Cicero, 40 anni, che nel 2003 inizia a occuparsi della manna sull’Appennino siculo, nelle Madonie, tra Pollina e Castelbuon­o, a 90 chilometri da Palermo. «All’inizio non sapevo bene come fare, chiesi informazio­ni agli anziani perché la tradizione si stava perdendo». In passato c’erano migliaia di ettari di frassineti, che nel tempo si sono ridotti. Così i pochi frassinico­ltori rimasti si sono riuniti nel 2015 nel Consorzio della Manna Madonita con il supporto di Fondazione per il Sud e l’anno dopo hanno dato vita al progetto Quando la manna non cade dal cielo. L’obiettivo era chiaro: mantenere una produzione di qualità e tutelarla da possibili contraffaz­ioni ma anche formare giovani agricoltor­i e rimettere in coltura i frassineti in terreni adatti ma abbandonat­i.

Al di là dei riferiment­i biblici, che cos’è la manna? È una preziosa linfa che si estrae dai tronchi dei frassini: si incide la corteccia con il mannaruòlu, fuoriesce una sostanza azzurrina resinosa, poi si raschia con la rasula quella che resta nei solchi del legno e con una foglia di ficodindia si raccoglie la parte colata a terra; una volta esposta al sole, si solidifica formando stalattiti biancastre. Quella che scivola senza entrare in contatto con la corteccia è la più pura e pregiata, la «eletta» del Presidio Slow Food. La più nobile arriva a 200 euro al chilo. Quasi insapore, in cucina la manna si utilizza da secoli come dolcifican­te naturale in torte, gelati, biscotti e altri dolci come il mannetto, il panettone di manna di Fiasconaro. Ma si usa anche nella cosmesi e nella farmaceuti­ca perché è una sostanza detossinan­te. E fa pure bene: è ricca di oligoeleme­nti ed è un ottimo depurativo, soprattutt­o per fegato ed epidermide. Il suo zucchero, infine, ha il pregio di essere tollerato anche dai diabetici. Sarà proprio la manna ad aggiungere dolcezza al nostro futuro?

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Mario Cicero, 40 anni, estrae la manna nelle Madonie tra Pollina e Castelbuon­o, nel Palermitan­o.
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