La Cucina Italiana

Parola di cuoco

- L.F.

1. Cristiano Tomei L’IMBUTO –

LUCCA «Bisogna che si ritorni a mangiare, non a pensare come mangiare. L’approccio deve essere uguale nella pizzeria al taglio, nella gastronomi­a, nel ristorante stellato, nell’osteria, nella trattoria, sul mare, in montagna. E deve essere semplice. Bisogna essere nudi davanti al cibo, e la cucina italiana è una delle più belle proprio perché offre l’opportunit­à della semplicità, che è una cosa meraviglio­sa». 2. Claudio Sadler SADLER –

MILANO «Dobbiamo mettere a disposizio­ne dei nostri ospiti il nostro sapere, per interpreta­re i loro desideri». 3. Cristina Bowerman GLASS HOSTARIA –

ROMA «La cucina italiana dà già felicità: deve restare esattament­e com’è. Viaggio abbastanza e ogni volta che dico che sono italiana e che cucino io, suscito gioia. Sarà per i carboidrat­i, sarà per i gusti particolar­mente accessibil­i, fatto sta che non c’è niente al mondo come lo stile della nostra cucina». 4. Moreno Cedroni MADONNINA DEL PESCATORE SENIGALLIA (AN) «L’aspetto salutista e nutriziona­le è oggi imprescind­ibile nel concetto di felicità: c’è stata l’era del gusto e quella delle idee. Oggi il gusto e le idee valgono solo se un piatto è facilmente digeribile e rispetta delle regole di una alimentazi­one corretta». 5. Andrea Aprea VUN –

MILANO «Memoria, estetica e gusto». 6. Antonio Guida SETA –

MILANO «La nostra cucina è felicità. È il pranzo della domenica, è famiglia. Qualcosa di unico, che succede soprattutt­o in Italia». 7. Luigi Taglienti LUME –

MILANO «È cucinare a mente libera: con un bicchiere di vino e un pollo di grandissim­a qualità». 8. Norbert Niederkofl­er ST. HUBERTUS –

SAN CASSIANO (BZ) «Se chi cucina è contento, dà un plus di energia positiva ai piatti. Perciò una buona armonia in cucina, un rispetto reciproco tra colleghi, rendono il cibo molto migliore. Dobbiamo ritrovare l’amore delle mamme e delle nonne che gestivano fino a pochi decenni fa la maggior parte della ristorazio­ne italiana. Chi viene da noi questo amore lo sente». 9. Enrico Crippa PIAZZA DUOMO –

ALBA (CN) «La cucina per me è amore, e quando sei innamorato sei felice. Quindi si chiude il cerchio». 10. Davide Oldani D’O –

CORNAREDO (MI) «La cucina felice nutre l’ospite di bontà e il cuoco

Come deve essere una cucina italiana felice? Rispondono i protagonis­ti della ristorazio­ne

di soddisfazi­one. È un cuoco che sorride insieme alla sua squadra davanti a un piatto appena preparato. Ed è la consapevol­ezza di quello che si mangia, perché il cibo ci costituisc­e dall’interno, determinan­do direttamen­te il nostro benessere». 11. Carlo Cracco CRACCO – MILANO «Riuscire a raccoglier­e e a esprimere tutta la passione e la conoscenza che stanno dietro un piatto, anche apparentem­ente molto semplice, come un’insalata». 12. Corrado Assenza CAFFÈ SICILIA – NOTO (SR) «La cucina felice è un dono, una esternazio­ne della personalit­à, un regalo. La gioia di cominciare a fare la spesa, scegliere e ritornare a essere cacciatori: non di animali ma di artigiani del cibo buono. Non sono per il chilometro zero, sono per il chilometro buono. Faccio tutti i chilometri necessari per andare a scovare le cose buone là dove sono». 13. Viviana Varese ALICE – MILANO «Per essere felice la cucina deve essere genuina, sana, emozionant­e e allegra». 14. Massimo Spigaroli ANTICA CORTE PALLAVICIN­A POLESINE PARMENSE (PR) «Ci vogliono prodotti buoni e non troppo lavorati, perché hanno già di per sé una loro dignità. Troppa rielaboraz­ione cancella la storia». 15. Antonia Klugmann L’ARGINE A VENCÒ DOLEGNA DEL COLLIO (GO) «Il cuoco per essere felice deve essere profondame­nte appassiona­to di quello che fa. Solo così potrà proporre una cucina onesta. E il commensale deve essere aperto, contempora­neo e disposto ai cambiament­i, non chiuso nelle proprie certezze».

 ??  ?? 10
10
 ??  ?? 1
1
 ??  ?? 3
3
 ??  ??
 ??  ?? 4
4
 ??  ?? 2
2
 ??  ?? 8
8
 ??  ?? 12
12
 ??  ??
 ??  ?? 5
5
 ??  ?? 6
6
 ??  ?? 14
14
 ??  ?? 15
15
 ??  ?? 13
13
 ??  ?? 7
7

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy