Come un orologio a cucù
Vi sveliamo come far funzionare a meraviglia un matrimonio per 35 anni. La ricetta è quella di Chantal e Mauro Uliassi: fare mestieri diversi, dedicarsi alla famiglia nei momenti liberi e tenere chiuso il ristorante per almeno due o tre mesi all’anno Cominciamo dagli orari, per tutti un gioco d’incastri. È così anche per voi?
Ha presente quegli orologi a cucù in cui l’omino entra da una parte e la donnina esce dall’altra? Ecco, a casa nostra funziona così: io esco alle otto del mattino e lavoro tutto il giorno (Chantal Uliassi è un dirigente amministrativo della sanità nelle Marche, ndr) e Mauro esce alle otto di sera per andare al ristorante. Insomma, quando io vado in ufficio, lui dorme e quando lui torna, dormo io. I due figli sono diventati grandi e quindi non sono più in casa ma noi non rinunciamo mai a cenare tutte le sere insieme. Chi cucina? E che cosa? Mauro, da sempre. Io preparavo qualcosa, le lenticchie con la pancetta o le lasagne, ma ormai soffro di analfabetismo di ritorno e mi dedico con piacere solo a mangiare. C’è un piatto che vi unisce? Amiamo tutto il pesce, non un piatto in particolare. Quello che ci unisce sono le bollicine, immancabili nel nostro frigo con verdura e frutta. Raramente compare qualche salume di cui Mauro è ghiotto: se compro un salame, è capace di mangiarne metà quando rientra. Salvo poi pentirsene. Mauro l’ha conquistata con un piatto? La prima sera che ha cucinato per me ha preparato le olive all’ascolana, sublimi. Che cosa ha imparato da Mauro? È un ottimista. Io sono più contorta ma, grazie a lui, un po’ meno. Sa semplificare tutto e mettere in luce la soluzione. E poi mi fa ridere, è buffo, fa apposta delle stupidaggini. Che cosa ha imparato Mauro da lei? Forse ad appassionarsi alla lettura. «Dai, dimmi quali libri ti sono piaciuti», mi dice ogni tanto e così io glieli metto da parte e quando il ristorante è chiuso ne legge anche due o tre alla settimana. In cucina c’è sempre lui. Chi lava i piatti ? Io apparecchio e sparecchio, poi c’è la lavastoviglie. Ma quando si rompe (come è successo poco tempo fa, ndr) se per pigrizia li lascio nel lavandino, li lava Mauro quando torna a casa. (Ecco spiegati i 35 anni di matrimonio, ndr).