La Cucina Italiana

Come un orologio a cucù

- ANGELA ODONE

Vi sveliamo come far funzionare a meraviglia un matrimonio per 35 anni. La ricetta è quella di Chantal e Mauro Uliassi: fare mestieri diversi, dedicarsi alla famiglia nei momenti liberi e tenere chiuso il ristorante per almeno due o tre mesi all’anno Cominciamo dagli orari, per tutti un gioco d’incastri. È così anche per voi?

Ha presente quegli orologi a cucù in cui l’omino entra da una parte e la donnina esce dall’altra? Ecco, a casa nostra funziona così: io esco alle otto del mattino e lavoro tutto il giorno (Chantal Uliassi è un dirigente amministra­tivo della sanità nelle Marche, ndr) e Mauro esce alle otto di sera per andare al ristorante. Insomma, quando io vado in ufficio, lui dorme e quando lui torna, dormo io. I due figli sono diventati grandi e quindi non sono più in casa ma noi non rinunciamo mai a cenare tutte le sere insieme. Chi cucina? E che cosa? Mauro, da sempre. Io preparavo qualcosa, le lenticchie con la pancetta o le lasagne, ma ormai soffro di analfabeti­smo di ritorno e mi dedico con piacere solo a mangiare. C’è un piatto che vi unisce? Amiamo tutto il pesce, non un piatto in particolar­e. Quello che ci unisce sono le bollicine, immancabil­i nel nostro frigo con verdura e frutta. Raramente compare qualche salume di cui Mauro è ghiotto: se compro un salame, è capace di mangiarne metà quando rientra. Salvo poi pentirsene. Mauro l’ha conquistat­a con un piatto? La prima sera che ha cucinato per me ha preparato le olive all’ascolana, sublimi. Che cosa ha imparato da Mauro? È un ottimista. Io sono più contorta ma, grazie a lui, un po’ meno. Sa semplifica­re tutto e mettere in luce la soluzione. E poi mi fa ridere, è buffo, fa apposta delle stupidaggi­ni. Che cosa ha imparato Mauro da lei? Forse ad appassiona­rsi alla lettura. «Dai, dimmi quali libri ti sono piaciuti», mi dice ogni tanto e così io glieli metto da parte e quando il ristorante è chiuso ne legge anche due o tre alla settimana. In cucina c’è sempre lui. Chi lava i piatti ? Io apparecchi­o e sparecchio, poi c’è la lavastovig­lie. Ma quando si rompe (come è successo poco tempo fa, ndr) se per pigrizia li lascio nel lavandino, li lava Mauro quando torna a casa. (Ecco spiegati i 35 anni di matrimonio, ndr).

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