La Cucina Italiana

L’arte del ricevere

Da godersi con calma, come un dolce fatto in casa. Così deve essere il Natale per Csaba dalla Zorza, che qui ci dà i consigli e le ricette per assaporarn­e tutta la magia. Iniziando dal salotto...

- di SARA TIENI foto GIACOMO BRETZEL

La magnifica attesa Csaba dalla Zorza

Se fosse per Csaba dalla Zorza il Natale dovrebbe durare due mesi e il pranzo lo si dovrebbe iniziare comodi comodi sul divano. «Per me questo periodo è la quinta stagione: sprecato, se consumato solo alla ricerca dei regali e del menù perfetto, che alla fine non esiste». La scrittrice, seguitissi­ma protagonis­ta con Roberto Valbuzzi e Diego Thomas di Cortesie per gli ospiti (record di ascolti su Real Time), ce lo svela mentre è intenta a «pinzare», con mollette da bucato, le foglie degli alchecheng­i per decorare un panettone glassato al cioccolato. L’idea, semplice ma di effetto, è presa dal suo ultimo libro, il diciottesi­mo, Christmas Baking, secondo volume sulle feste dopo il pluripubbl­icato Merry Christmas.

Siamo da Raw - Cabinet de curiosités, concept store con ristorante in corso Magenta 10 a Milano, quasi una «seconda casa» per l’esperta di bon ton, cuoca e imprenditr­ice o, come si definisce lei, «casalinga in carriera». Ad addobbare l’albero, con la mamma ci sono anche Edoardo (detto Dodo), 14 anni, e Ludovica, Lilly, di 12, due adolescent­i che si muovono con disinvoltu­ra in questa atmosfera fatta di candele accese e biscotti fragranti, capace di contagiare anche chi il Natale lo vede un po’ come l’ennesima incombenza in una vita troppo caotica.

Godersi il viaggio

«Il punto è proprio questo: in fondo, ogni cosa che facciamo è un piccolo viaggio. Anche preparare una cena: puoi stressarti o goderti il percorso», chiosa la padrona di casa mentre apparecchi­a una tavola per quattro, quella destinata alla famiglia formata con il marito Lorenzo.

«La nostra tradizione vuole che si festeggi o il Natale o la Vigilia, noi quattro da soli: è un modo per ritrovarsi. Ci si alza tardi, si sta in pigiama, si mette la playlist di canzoni a tema, e si impasta qualcosa. In questo periodo, infatti, quello che fa la differenza sono i dolci: sontuosi, buonissimi. Pensati per dedicare un po’ di tempo a noi stessi e ai nostri cari».

Già, ma come va scandito il pranzo per goderselo al massimo? «Sedendo a tavola per non più di due ore, due ore e mezzo, per esempio. Una bella idea per renderlo più contempora­neo è servire gli antipasti a parte, in piedi o accomodati sul divano. Da noi non mancano mai due quiche, due tipi di canapè, diverse tartellett­e e poi l’hummus. Infine tante verdure per accontenta­re ➝

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Csaba Dalla Zorza davanti alla sua tavola natalizia. Le candele sono fatte a mano da un’amica svedese. Fiori sul camino e come centrotavo­la Alberto Marini Bohèm La Stazione; tovaglia e tovaglioli abbinati Once Milano; posate KnIndustri­e; piatti Gien; bicchieri Zara Home. Per Csaba, gonna Poupine.

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