Le ricette delle nonne
Abbonata per amore
Abbiamo assaggiato gli gnocchi trentini di Gigliola. Dopo un esordio da sposina inesperta, con tante prove, impegno (e qualche buon consiglio) ha messo a punto una ricetta deliziosa. Per far piacere al suo Giuliano
Acasa Bertolini la cucina è un vero e proprio affare di famiglia. Giuliano e Gigliola, 88 anni lui e 87 lei, sono sposati da 62 anni, e ancora oggi non rinunciano alle loro esperienze nei ristoranti gastronomici, «anche se adesso ordiniamo i menu degustazione con mezze porzioni», racconta Giuliano, che la mattina della nostra visita si era rifugiato nella sua farmacia in centro a Trento; poi, però, verso l’ora di pranzo, non si è fatto pregare troppo per raggiungerci e assaggiare gli gnocchi verdi, la specialità regionale che Gigliola aveva preparato per noi. Profumatissimi, invitanti, fondenti, questi gnocchi sono «il piatto di una vita».
«Poco prima del matrimonio sono stato invitato a pranzo dai genitori di Gigliola e mi sono reso conto che mia suocera era una donna pragmatica, ma ben poco portata per i fornelli, tanto che, appena tornato a casa, ho fatto un abbonamento a La Cucina Italiana a nome della mia futura moglie senza dirle nulla!», ricorda Giuliano, mentre Gigliola ci mostra una collezione della nostra rivista impeccabilmente rilegata.
«Eravamo sposati da poco e io non sapevo cucinare niente (ma le cose sono cambiate, visto che da oltre trent’anni fa parte del Club del Fornello, ndr), ma volevo fare una sorpresa a Giuliano. Sapevo che gli piacevano tanto gli gnocchi ➝
verdi, così ho chiesto aiuto a mia mamma, che mi ha preparato l’impasto», racconta Gigliola. «Quando li ho portati in tavola, Giuliano li ha assaggiati e ha esclamato “Cos’è questa roba?”. Sono scoppiata a piangere e gli ho detto che non avrebbe mai più visto gnocchi verdi sulla nostra tavola!». Giuliano mangiava ogni tanto quelli di sua mamma, non sospettando che Gigliola si stesse esercitando di nascosto in una ricetta che l’avrebbe sbalordito (è quella che abbiamo assaggiato anche noi). «Sua mamma usava la cipolla, ma a me non piaceva. Così ho messo a punto la mia versione, per cui oggi vanno matti figli, nipoti e perfino Giuliano», svela soddisfatta Gigliola, che invece ha adottato dalla suocera la ricetta della torta di Linz. Preparata in ogni festa di famiglia, si tramanda di generazione in generazione, tanto che oggi la eseguono alla perfezione anche Emma e Bianca, le nipoti adolescenti. Poi però si avvicina e mi dice in un orecchio: «Io questa torta la faccio sempre ma non la mangio mai, non è che mi piaccia tanto».