Storie di stile
Succede a Milano. Due sorelle e un’idea (vincente): creare uno spazio dove la tavola è fantasia, viaggio e cultura. E tanta gioia
Cambio vita, cambio tavola
Mi sembra passato un giorno da quando Mariangela Negroni si sedette davanti a me in redazione e mi disse: «Madda, ho pensato di aprire un negozio di oggetti per la tavola. Come la vedi?». Io ero a Vanity Fair e lei era la stylist con cui facevo tutti i servizi per il giornale, la persona con cui avevo maggiore sintonia. Colori, fantasia, gioia, cultura, viaggio. Lei ci ha sempre messo tutto questo in una tavola. Pochi mesi dopo inaugurò insieme alla sorella Titti il suo spazio in via Santa Marta 19 nella zona delle Cinque Vie a Milano, quasi davanti alla boutique ormai icona di Wait & See. Da allora sono passati cinque anni. «L’idea è nata dalle mie ricerche come stylist perché di ➝
fatto, in Italia, non trovavo un approccio cosmopolita all’allestimento della tavola. Per me apparecchiare significava e significa rompere delle regole e inventare un nuovo linguaggio decorativo», dice. «Penso a un mondo più inclusivo, dove posso aggiungere una ciotola di latta da riso cinese insieme a una forchetta d’argento della nonna, senza pormi limiti se non quello di creare qualcosa di bello e gioioso per gli ospiti». In poco tempo, aperti in febbraio, il settembre successivo le due sorelle Negroni erano già a Parigi, a Le Bon Marché, uno dei più eleganti e prestigiosi department store della capitale francese. Nascono così idee come La Tavola Scomposta, cobranding sviluppato con Bitossi Home, una collezione di piatti e oggetti che è andata poi nei concept store del mondo, non ultimo 10 Corso Como a New York e Liberty London. Tanti Salone del Mobile, collaborazioni che vanno oltre la tavola come Paola Cademartori, tutte al femminile. Nello spazio di Milano, trovate in effetti Mariangela e Titti, oltre a un team alquanto vivace, tutte molto in stile funky (colori e sorrisi). «La nostra ricerca è inarrestabile, nasce da collaborazioni con diversi Paesi del mondo, Messico, Senegal, India, Francia, Olanda in primis. L’attenzione al genius loci è assoluta, cercare e valorizzare il meglio della produzione locale. L’idea è raccontare la tradizione in modo contemporaneo. In Senegal, per esempio, i ricami tipici vengono ripresi su cuscini e tovaglie in toile de jouy francese (avete presente le rappresentazioni campestri?)». E ora l’esperienza Funky Table diventa anche 3D perché Mariangela e Titti creano allestimenti ad hoc per portare la tavola gioiosa ovunque ce ne sia bisogno, feste private e non solo. Tovagliolo a destra o sinistra? Poco importa, ciò che conta è divertirsi.