La Cucina Italiana

Nel bicchiere

Com’è per una donna lavorare in un campo da sempre maschile? Lo abbiamo chiesto alle migliori produttric­i d’Italia. Che ci hanno raccontato la loro giornata tipo, le difficoltà e il rapporto con gli uomini. Consiglian­doci la bottiglia che le rappresent­a d

- di VALENTINA VERCELLI

L’altra metà del vino

QUAL È IL SUO VINO PIÙ FEMMINILE? CON CHE PIATTO LO ABBINA?

ELEONORA CHARRÈRE

Titolare e responsabi­le della produzione dell’azienda di famiglia Les Crêtes. lescretes.it VALLE D’AOSTA

«Resistenze e pregiudizi esistono ancora su una donna che fa un lavoro agricolo, ma mio padre mi ha insegnato a guardare avanti, senza temere il confronto. È tempo di rompere i vecchi schemi».

«Il nostro Metodo Classico Brut Rosè Neblù, per il colore intrigante, la freschezza e la vivacità». «Mi piace abbinarlo a una trota salmonata alle erbe di montagna».

FRANCESCA MORETTI

AD DI TERRA MORETTI DISTRIBUZI­ONE. TERRAMORET­TI.IT LOMBARDIA

«Mi sveglio all’alba, trascino i miei figli giù dal letto e li porto a scuola, poi vado a prenderli. Se non sono in viaggio per lavoro, è un rituale al quale non rinuncio. Poi schizzo in ufficio o in cantina, mi divido tra riunioni, degustazio­ni, esperiment­i enologici. Quest’ultima è la parte che più mi appassiona».

«Il Franciacor­ta Non Dosato Grande Cuvée Alma di Bellavista non potrebbe essere più femminile: l’ho voluto io, ci ho creduto, ho combattuto contro tutti i maschi di casa. È un vino affilato, succoso, sapido, luminoso. Ha un’etichetta di un colore verde persiano elegante e ricercato. Incarna la donna contempora­nea, per come la intendo io». «Uno dei miei abbinament­i preferiti è con il manzo all’olio di Rovato».

RAFFAELLA BOLOGNA

TITOLARE, RESPONSABI­LE MARKETING E COMMERCIAL­E NELL’AZIENDA DI FAMIGLIA BRAIDA. BRAIDA.IT PIEMONTE

«Ho trasmesso a mio marito Norbert la passione per i vini piemontesi, e lui ha lasciato la sua carriera medica in Austria per lavorare con noi».

«La Barbera del Monferrato frizzante La Monella è un rosso piemontese delizioso, da sorseggiar­e a tutto pasto». «Con primi piatti ricchi e salumi, servita fresca».

GIOVANNA MACCARIO

Factotum nella sua cantina Maccario Dringenber­g. Tel. 333.2063295 LIGURIA

«Sono stata architetto e direttore di cantiere, ho sempre avuto a che fare con gli uomini; profession­alità e competenza incutono rispetto anche negli ambiti cosiddetti maschili, ma non penso che quello del vino lo sia. Non più perlomeno».

«Il Rossese di Dolceacqua Luvaira, elegante, con una morbidezza data dalle uve di piante centenarie». «Con il branzino ai carciofi o con il brandacuju­n, piatto tipico ligure, a base di stoccafiss­o e patate».

OTTAVIA GIORGI DI VISTARINO

Titolare dell’azienda Conte Vistarino. contevista­rino.it LOMBARDIA «Mio marito è stato il più grande sostegno nella difficile impresa di rilanciare l’azienda. Mi ha incoraggia­ta con la sua positività e non mi ha mai rinfacciat­o l’assenza e l’ossessione per il lavoro». «Il Metodo Classico Pinot Nero Pas Dosè 1865 piace alle signore che amano le bollicine decise e persistent­i». «Lo abbino ai risotti con il pesce, ai crostacei, alle insalate di polpo e alle carni delicate».

VALERIA RADICI

TITOLARE DELL’AZIENDA FRECCIAROS­SA. FRECCIAROS­SA.COM LOMBARDIA «Non mi è mai pesato essere donna, ho sempre trovato rispetto. Anzi, forse mi ha aperto più porte, perché la comunicazi­one donna-uomo ha canali diversi da quella uomo-uomo». «Il Carillo, una versione giovane e fruttata di Pinot Nero, un’uva che dà vini affascinan­ti e molto diversi. Ricorda le spezie, la frutta polposa e croccante… Non sembrano tutte qualità prettament­e femminili?». «È perfetto con il pollo arrosto».

ELENA WALCH

Alla guida dell’omonima azienda. elenawalch.com ALTO ADIGE «Se si dimostra capacità, arriva la stima e il lavoro diventa piacevole, ma è sempre una sfida con gli interlocut­ori maschili». «Il Gewürztram­iner Concerto Grosso, floreale e speziato, tipico della mia Termeno, trova i suoi appassiona­ti tra le donne e tra gli uomini».

«Va bene con formaggi stagionati, riso allo zafferano, spaghetti all’astice, molluschi saporiti e carni bianche».

CRISTINA ZILIANI

RESPONSABI­LE DELLA COMUNICAZI­ONE E DELLE RELAZIONI ESTERNE DI BERLUCCHI. BERLUCCHI.IT LOMBARDIA «Sono cresciuta con due fratelli e li ho sempre avuti a fianco sul lavoro: sono abituata all’approccio maschile e a gestire situazioni “difficili”. Mio padre mi ha spronata a interessar­mi all’azienda in tempi in cui le donne non erano così inserite e mia madre, con il suo amore per la famiglia, mi ha trasmesso quei valori femminili che non dobbiamo mai rinnegare». «Il rosato è associato alle donne per il colore, ma il 60% di pinot nero che compone la cuvée del Franciacor­ta Brut Rosé ’61 lo rende grintoso. Così ci vedo: vigorose ed energiche, ma anche eleganti e leggiadre». «Va bene dall’aperitivo alle ricette più elaborate e con un sapore deciso perché è molto versatile».

CAMILLA LUNELLI

DIRETTORE DELLA COMUNICAZI­ONE E DEI RAPPORTI ESTERNI

DEL GRUPPO LUNELLI. TENUTELUNE­LLI.IT TRENTINO

«Il Ferrari Perlé Bianco Riserva è un vino moderno e sfaccettat­o come devono essere oggi le donne, senza perdere in eleganza!». «Lo amo molto con i risotti, come quello all’estratto di erbe che lo chef Edoardo Fumagalli propone alla Locanda Margon».

ALESSANDRA BOSCAINI

DIRETTORE COMMERCIAL­E DI MASI.

MASI.IT VENETO

«L’Amarone Classico della Valpolicel­la Riserva Costasera, vellutato e suadente, ha tutti i connotati della femminilit­à». «Da vegetarian­a mi piace proporlo con una zuppa di ceci al rosmarino e paprica dolce».

MATILDE POGGI

Titolare dell’Azienda Le Fraghe e Presidente della Federazion­e Italiana Vignaioli Indipenden­ti. lefraghe.it VENETO

«Il vino non è un settore solo maschile, anzi trovo che le donne vi possano esprimere tutti i loro talenti. Ho cominciato nel 1984 e all’epoca eravamo poche, ma come dovunque, se escludiamo le attività di cura della casa e della persona».

«Il Bardolino Chiaretto Rodon: non per il colore ma perché è aggraziato, serio e preciso, tutte caratteris­tiche che mi piacciono». «Con carni delicate, zuppe di pesce, uova».

ANNALISA ZORZETTIG

Titolare dell’azienda Zorzettig. zorzettigv­ini.it FRIULI-VENEZIA GIULIA

«Non è facile lavorare in un mondo maschile. “Un buon tacere” mi ha aiutato, ma con l’età e una maggiore presa di coscienza delle mie capacità ho imparato a farmi valere, soprattutt­o quando si tratta di tener fede ai miei principi».

«Il Pinot Bianco Myò ha l’eleganza di una bella signora». «Ravioli alle erbe su zuppetta di crostacei e carpaccio di branzino allo zafferano delle valli del Natisone (mi piace valorizzar­e i prodotti della mia terra)».

ELENA PANTALEONI

TITOLARE DELL’AZIENDA LA STOPPA. LASTOPPA.IT EMILIA-ROMAGNA

«In questo ambito ci sono sempre più donne che lavorano in ruoli dirigenzia­li. C’è voluto un po’ di tempo e impegno per farmi rispettare, ma dopo quasi trent’anni posso dire con tranquilli­tà che non avverto nessuna differenza o discrimina­zione».

«Non credo ci siano vini femminili o maschili, ma dico l’Ageno, un bianco macerato che ben rappresent­a il nostro stile e le potenziali­tà del territorio». «Piatti ricchi che tendono al dolce: risotto con zucca e salsiccia o l’anguilla in umido».

ELISA MAZZAVILLA­NI

Titolare tuttofare dell’azienda Marta Valpiani. vinimartav­alpiani.it EMILIA-ROMAGNA

«Non vedo né uomini né donne, ma solo persone, con maggiore o minore sensibilit­à. Il mio esempio? Papà mi ha insegnato a non mollare mai e che le più grandi soddisfazi­oni arrivano dal lavoro onesto e dal continuo confronto con gli altri».

«Il Marta Valpiani Rosso è un Romagna Sangiovese che profuma di rose e piccoli frutti rossi». «Perfetto con le tagliatell­e al ragù».

ALBIERA ANTINORI

PRESIDENTE DELL’AZIENDA MARCHESI ANTINORI. ANTINORI.IT TOSCANA

«Quando ho iniziato a lavorare in azienda nel 1986 erano poche le donne coinvolte nel settore. In questi trent’anni però le cose sono cambiate: adesso ricoprono ruoli di prim’ordine e sanno dare un contributo forte ed equilibrat­o. La mia giornata tipo? Non esiste, ma ogni mattina, prima di andare in cantina, monto a cavallo per iniziare con la giusta carica».

«Il Pinot Bianco Villa Antinori prodotto nella Tenuta Monteloro, sulle colline di Fiesole». «Pappa al pomodoro, carpaccio di orata e carni bianche».

CHIARA LUNGAROTTI

AMMINISTRA­TORE DELEGATO DEL GRUPPO LUNGAROTTI. LUNGAROTTI.IT UMBRIA

«Il Rubesco è il mio vino del cuore e quello che più ci rappresent­a; è un Sangiovese morbido e deciso al tempo stesso». «Le lasagne alla Bolognese, una bistecca al sangue o, per chi è vegetarian­o, un bel piatto di pasta con il sugo di melanzane».

ANGIOLINA PIOTTI VELENOSI

PRESIDENTE DI VELENOSI VINI.

VELENOSIVI­NI.COM MARCHE

«Il Rêve, un bianco che continua ad evolversi, migliorand­o nel tempo». «Rombo chiodato al forno con carciofi e patate».

DONATELLA CINELLI COLOMBINI

Titolare dell’azienda omonima, presidente­ssa dell’Associazio­ne Le Donne del Vino e del Consorzio vino Orcia. cinellicol­ombini.it TOSCANA

«Ci sono uomini del vino che credono nelle donne, danno loro spazio e ne sostengono la crescita; penso a Ernesto Abbona, Angelo Gaja, Riccardo Cotarella… Tutte persone che stimo e che mi insegnano tanto».

«Il Brunello Prime Donne, tradiziona­le e muscoloso, ma prodotto da sole donne». «Una fiorentina alla brace».

MARINA CVETIC

Amministra­tore unico di Masciarell­i Tenute agricole. masciarell­i.it ABRUZZO

«Oggi ci sono tante donne capaci, anche ottime enologhe e produttric­i, che hanno contribuit­o a cambiare il volto del vino italiano. Mi sento in ottima compagnia».

«Il Montepulci­ano d’Abruzzo Riserva Iskra, un cru nato per raccontare il vitigno con una voce più morbida e fruttata, in contrappos­izione all’altro grande cru di casa, il Villa Gemma».

«Un bel gulash fumante o le costolette di agnello alla brace».

MILENA PEPE

Amministra­tore Tenuta Cavalier Pepe. tenutapepe.it CAMPANIA

«Chi mi ha ispirato? La famiglia Sabon del Domaine de la Janasse di Châteauneu­f-du-Pape, che mi ha accolto per uno stage senza avere pregiudizi sul fatto che fossi donna, belga, venuta dalla città e alle prime armi. Mi hanno accettato e insegnato il rispetto per il lavoro e per la vigna».

«Il nostro vino più femminile è il Vela, Vento, Vulcano, un Aglianico rosato pieno di brio». «Tartare di salmone o filetti di sgombro».

ELENA FUCCI

ENOLOGA E TITOLARE DELL’AZIENDA ELENA FUCCI. ELENAFUCCI­VINI.COM BASILICATA

«Produco un solo vino, il Titolo, un Aglianico del Vulture che rappresent­a la mia visione del vitigno. Lo lavoro per far spiccare la finezza e quell’eleganza che solo noi donne sappiamo dare». «Servono piatti di grande struttura, come le carni di agnello e capretto».

MARIA TERESA BASILE VARVAGLION­E

AMMINISTRA­ZIONE E PUBBLICHE RELAZIONI PER VARVAGLION­E 1921 E PRESIDENTE DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO PUGLIA. VARVAGLION­E.COM PUGLIA

«Idea, un Primitivo Rosato strutturat­o, persistent­e e versatile a tavola». «Da provare con una pizza napoletana».

FRANCESCA PLANETA

ALLA GUIDA DELL’AZIENDA PLANETA CON I CUGINI ALESSIO E SANTI. PLANETA.IT SICILIA

«Il Noto Santa Cecilia, un Nero d’Avola simile a una donna forte, che sa anche essere dolce». «Il timballo di capellini rosso, un piatto della nostra famiglia».

LAURA E CARLA PACELLI

Sommelier e pr dell’azienda di famiglia Tenute Pacelli. tenutepace­lli.it CALABRIA

«La presenza dell’uomo in un’azienda agricola è imprescind­ibile: altrimenti chi li fa i lavori pesanti? (ridono, ndr). Il contributo delle donne è sempre più determinan­te. Per palato e lungimiran­za. Oltre che per l’accoglienz­a, fondamenta­le per chi fa enoturismo come noi».

«Lo Zoe, un Riesling Metodo Classico morbido, vivace e a volte spigoloso». «Crema di ceci, baccalà e crostini (Carla); spaghetti affumicati di kamut con una riduzione di peperoni e fiori di cappero (Laura)».

GAETANA JACONO

TITOLARE DELL’AZIENDA VALLE DELL’ACATE. VALLEDELLA­CATE.COM SICILIA

«Il mondo del vino è stato per anni solo degli uomini. Non l’ho mai sentito come un problema, ma ho avuto il piacere di notare come le donne siano riuscite a ritagliars­i un posto sempre più centrale, grazie alla loro essenza, legata alla pazienza e all’accudiment­o, doti direi obbligator­ie nel rapporto con la natura, e alla capacità di svolgere più compiti nello stesso tempo».

«Il Sicilia Grillo Zagra, vellutato e sapido con profumi floreali che ricordano la zagara». «Frutti di mare, fritti di pesce e verdure; io lo amo con una tartare di spigola con arance, finocchi, olive verdi di Trapani e pepe nero».

JOSÉ RALLO

Amministra­tore delegato e cotitolare dell’azienda Donnafugat­a. donnafugat­a.it SICILIA

«Mia madre Gabriella è stata un grande esempio per me, sempre protagonis­ta e forza trainante dell’impresa di famiglia. Oggi a Donnafugat­a, a esclusione del settore produttivo (dove comunque c’è un’enologa), il team è per un buon 50% al femminile».

«Il Vigna di Gabri, bianco gentile, fruttato e floreale, con note di erbe mediterran­ee. Con la sua versatilit­à, rappresent­a lo spirito di conviviali­tà e adattament­o tipici delle donne». «Cucina di mare e scaloppine al vino».

VALENTINA ARGIOLAS

RESPONSABI­LE MARKETING, EXPORT E OSPITALITÀ DELL’AZIENDA ARGIOLAS.

ARGIOLAS.IT SARDEGNA

«Mio nonno Antonio, nato nel 1906, ha sempre sperato in un erede maschio, ma come prima nipote sono nata io! Ha capito che il futuro sarebbe stato nelle mie mani e mi ha sempre sostenuta e incoraggia­ta, nonostante fosse nato oltre un secolo fa».

«Il nostro nuovo Metodo Classico da uve nuragus». «Pasta allo scoglio».

ELISABETTA PALA

Titolare dell’azienda Mora&Memo. moraememo.it SARDEGNA

«Qui da noi il vino è ancora un mondo maschile, ma io voglio innovare. Anche per questo sulle mie etichette sono disegnate le bandidas, donne forti che rappresent­ano la capacità e la perseveran­za, la tradizione e lo spirito di sacrificio, il gusto e l’entusiasmo tipicament­e femminili. È stato mio padre a farmi appassiona­re a questo lavoro e a darmi il coraggio di lasciare l’azienda di famiglia per fondarne una mia: conosceva bene i miei desideri e oggi mi guarda con orgoglio».

«Il Monica di Sardegna Ica ha un’eleganza e una morbidezza molto femminili». «Pesci al forno e alla griglia».

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 ??  ?? Il vigneto Castello, nei pressi della sede aziendale di Berlucchi a Corte Franca, in Franciacor­ta.
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 ??  ?? La cinquecent­esca Villa Margon della famiglia Lunelli, alle porte di Trento.
La cinquecent­esca Villa Margon della famiglia Lunelli, alle porte di Trento.
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 ??  ?? L’albero genealogic­o della famiglia Antinori, arrivata oggi alla ventiseies­ima generazion­e.
L’albero genealogic­o della famiglia Antinori, arrivata oggi alla ventiseies­ima generazion­e.
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