La Cucina Italiana

PER L’OSTE

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1) La domanda «la signora è sola?» può sembrare superflua. In realtà aiuta il maître a capire come impostare il rapporto. Può essere sola suo malgrado, perché chi doveva essere con lei non è potuto venire; perché è una donna d’affari in viaggio; perché a casa si sentiva sola; perché è una buongustai­a; perché non le andava di cucinare…

2) Limitarsi a: «Il piatto è stato di suo gradimento?» o allargarsi a: «È la prima volta che viene da noi?» porge spazio a una piccola conversazi­one.

3) Non la sistema vicino all’uscita dei piatti dalla cucina o vicino all’ingresso oppure nei pressi dell’entrata dei bagni; non la relega in un angolo isolato né, al contrario, accanto a un tavolo rumoroso o numeroso. La posizione migliore è quella con le spalle al muro, accanto ad altri tavoli per due.

4) Si occupa della sua borsa. Appoggiarl­a a terra è sgradevole e antigienic­o. Uno sgabello è l’ideale. I brutti ma pur comodi ganci sono comunque meglio di niente.

5) Sposta la sedia per farla accomodare al tavolo. 6) Cura che il servizio sia sollecito.

Non la fa aspettare in eterno prima di porgerle la carta del menù e quella dei vini, cura che i tempi d’attesa non abbiano intoppi.

7) Se nella carta dei vini non c’è una sezione dedicata ai vini al bicchiere, la informa subito: oggi al bicchiere abbiamo…

8) Entra nei particolar­i più di quanto farebbe a un tavolo numeroso nel descrivere gli ingredient­i e i piatti.

9) Va una volta di più al suo tavolo rispetto agli altri.

10) «Grazie per la visita» è il saluto ideale.

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