UN CIOCCOLATO DA OSCAR
Nel cuore della campagna pisana, un’azienda pluripremiata celebra il cioccolato più raro del mondo. E insegna a degustarlo, lentamente. Prima regola: mai dopo i pasti
La bontà è rigore, rispetto, stupore. È questa la filosofia che guida Amedei, azienda pisana celebre nel mondo per le sue creazioni, premiata molte volte con il Golden Bean (una sorta di Oscar del cioccolato), assegnato dall’Academy of Chocolate di Londra alla tavoletta Toscano Black 63, fondente al 63%, nel 2008. Nel 2019 per il Toscano Brown invece, la Compagnia del Cioccolato, associazione di appassionati ed esperti di Perugia, assegna all’azienda l’ottavo premio per miglior tavoletta al latte. La storia dell’industria di Pontedera, nel Pisano, nata nel 1990 da un piccolo laboratorio non è solo fatta di riconoscimenti (85, finora). Il successo si basa su gesti antichi e cacao selvaggi selezionati in piantagione. E poi, tostatura delle fave, fermentate ed essiccate al sole per tre settimane, ad aria, a calore indiretto, e concaggio della massa di cacao (attraverso un continuo rimescolamento) per 72 ore. Una cura maniacale per arrivare al cuore di un pubblico fatto di grandi appassionati. La tendenza non a caso è «il cioccolato da meditazione», spiega Luca Fiorentini, maître chocolatier e responsabile della linea di produzione. «Per chi vuole avvicinarsi a questo mondo c’è un kit di quattro cru, o monorigine, in purezza oppure di sei blend. La regola? Partite dalla percentuale più bassa, a salire. Degustate a stomaco vuoto e, tra un assaggio e l’altro, pulite il palato con del pane». Per Pasqua? «Tra le novità, l’edizione limitata Selezione Fondenti, con al suo interno 3 uova fondenti, con i 3 gusti delle 3 nostre tavolette top di gamma». amedei.it