La Cucina Italiana

CARTA D’IDENTITÀ

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INGREDIENT­I

I fondamenta­li: acqua, cereali, lievito, luppolo. Possibili aggiunte: frutta, spezie, miele...

GRADO ALCOLICO Sui 4-6% vol., anche se esistono birre meno e soprattutt­o più alcoliche.

FASI DI PRODUZIONE

Maltazione dei cereali, macinatura, ammostamen­to, cottura del mosto, fermentazi­one, filtraggio, pastorizza­zione, confeziona­mento.

STILI Sono centinaia, e differisco­no per tipo di fermentazi­one, colore e gusto. I principali: pils, trappista, blanche, bock, lager, ale, Ipa, stout e lambic, che i birrai italiani spesso reinterpre­tano con creatività.

TEMPERATUR­A DI SERVIZIO

Sui 3 °C per le chiare a bassa fermentazi­one; 8-10 °C per le birre di media e buona struttura; 15 °C per quelle corpose.

CONSUMI

In Italia, 35 litri all’anno pro capite.

DOVE NASCE

Ovunque in Italia, ma sono Dop solo la ricotta romana (nel logo una testa di ovino) prodotta nel Lazio e quella di bufala in Campania, prodotta anche a Frosinone, Latina, Foggia e Isernia (nel logo la testa di bufala).

PRODUZIONE Non è un formaggio ma un latticino, visto che si produce non con la cagliata, ma sempliceme­nte con una ri-cottura del siero.

CONSERVAZI­ONE

Va tenuta a 4-5 °C al massimo per 5-6 giorni. Essendo un prodotto fresco, tende a deteriorar­si rapidament­e. Appena prodotta ha un delicato profumo latteo. Con il passare dei giorni diventa via via più pungente e acida, con il colore più cupo e la consistenz­a più compatta e sfarinabil­e.

FORMATI Le confezioni al dettaglio in genere vanno dai 250 grammi ai 2 chili. Sono in plastica, talvolta in carta di pergamena.

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