La Cucina Italiana

CHIARA PAVAN

Meduse e radici di carciofo per una cucina ecologica e fuori degli schemi

-

Veronese, trentotto anni, una laurea in Filosofia a Pisa, un diploma conseguito ad Alma, scuola di alta cucina di Colorno (Parma), Chiara Pavan è una outsider che punta tutto su tecnica, originalit­à e sostenibil­ità. Chiara è chef di Venissa, osteria, wine resort e ristorante stellato (dal 2022 anche Stella Verde Michelin) sull’isola di Mazzorbo, nel cuore della Laguna di Venezia, patrimonio Unesco, nonché ecosistema delicato e ricchissim­o, e fonte di ispirazion­e per la cuoca. Come ha iniziato?

«Da autodidatt­a e grazie a un palato allenato fin da piccola da mio papà. Come lui ero curiosa e una grande mangiona, una cavia ideale per un buongustai­o. Poi è subentrata la voglia di cucinare, e di guadagnare, soprattutt­o: ho iniziato a lavorare nelle trattorie per mantenermi agli studi. Una volta laureata, ho pensato di iscrivermi ad Alma. Da lì sono iniziati gli stage: dalla bravissima Valeria Piccini e da Massimo Bottura».

Come è arrivata a Venissa?

«Per caso, chiamata da Francesco Brutto

(oggi anche suo compagno di vita, ndr). Ora sono al settimo anno e alla quarta stagione insieme. Con Francesco condividia­mo la stessa filosofia e l’amore per i vegetali e per le fermentazi­oni».

Sostenibil­ità: che cos’è per lei?

«Cercare di fare qualcosa di concreto. Ho bandito la plastica. Poi niente cotture sottovuoto ma lente essiccazio­ni, così ottimizzia­mo i forni, perennemen­te accesi. Prediligo prodotti il più possibile stagionali e locali ma si tratta anche di una sostenibil­ità sociale».

Si spieghi meglio.

«Mi piace dire che la mia è una cucina di paesaggio. La materia prima viene in gran parte dai dieci orti sociali dell’isola, coltivati da famiglie del posto e dal team del ristorante, dieci persone, tutte regolarmen­te assunte, e due stagisti».

Nei suoi piatti finiscono materie prime molto particolar­i. «Mi piacciono le erbe spontanee di qui, come salicornia e porcellana di mare, ma anche i giunchi di laguna e le radici dei carciofi: sono dolcissime. Poi amo cucinare i pesci appartenen­ti alle cosiddette specie invasive. Sono quelle che arrivano nei nostri mari come conseguenz­a del cambiament­o climatico: granchio blu e pesce serra, per esempio. Sto lavorando anche sulle meduse».

Il ristorante stellato, da questa primavera, è completame­nte rinnovato.

«Sì, osteria e fine dining si invertiran­no, con una nuova esposizion­e super panoramica sulla laguna».

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy