La Gazzetta dello Sport - Bologna

Carica al Max «Noi ci crediamo ma ansia e fretta non aiutano»

Il tecnico per la prima volta a zero punti in Europa. Oggi forse Bonucci in panchina in vista del Milan

- Di Fabiana Della Valle

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Le panchine di Allegri

Sul prato della Continassa è tutto un abbondare di sorrisi. A giudicare dall’umore, lo psicologo Massimilia­no Allegri (così lo ha definito Szczesny: «Il mister è il nostro mental coach, ci carica tanto») deve aver fatto un buon lavoro in questi giorni. Il sorriso più largo è quello di Federico Chiesa, che ieri è tornato a sentire profumo di Champions League partecipan­do alla rifinitura pre Maccabi, aperta alla stampa per i 15 minuti iniziali. «Sono molto contento per Federico — racconta il tecnico — è tornato ad allenarsi con noi dopo 9 mesi. Il prossimo step sarà, nel momento in cui lo considerer­emo pronto, organizzar­e un’amichevole in cui testarlo, così capiremo se è completame­nte recuperato». Si procede per gradi e senza fretta, con la speranza che Fede possa giocare almeno qualche spezzone prima della sosta di novembre.

Tra Coppa e Milan

L’obiettivo più ambizioso per l’azzurro è andare in panchina contro il Benfica il 25 ottobre, partita che po

Wojciech Szczesny trebbe essere decisiva per il passaggio agli ottavi dei bianconeri. «Ma se non battiamo il Maccabi all’andata e al ritorno la partita di Lisbona sarà inutile», avverte Max, che definisce il match di stasera quello «più importante in questo momento», però poi non nega che farà la formazione anche in funzione del Milan, prossimo rivale in campionato.

Semplicità e fiducia

A volte la cosa più difficile è proprio ritrovare la normalità. Per la Juventus e per Allegri di sicuro non è trovarsi a zero punti dopo i primi due turni di Champions League. «È vero, le mie squadre non sono mai partite così male in coppa, però ricordiamo­ci che nella mia prima stagione alla Juventus abbiamo rischiato di essere eliminati in casa con l’Olympiacos. Finché la matematica non ci condanna dobbiamo crederci. Dobbiamo solo giocare in modo semplice, la fretta e l’ansia non ti portano lontano».

I dubbi

Quanto alla formazione, stasera potrebbe essere una sorpresa anche per qualche giocatore, perché Allegri ieri non ha fatto prove e in conferenza è rimasto abbottonat­o. «Difesa a tre o quattro? Devo decidere ma dietro potrei cambiare qualcosa». Potrebbe riposare Bonucci, che arriva da tre partite di fila tra Nazionale e Juventus e forse il tecnico preferisce averlo fresco per il Milan e per il ritorno a Haifa. A centrocamp­o ci saranno i rientri di Paredes e Cuadrado, con Kostic ancora favorito per una maglia da titolare a sinistra, con il ballottagg­io Locatelli-Rabiot in mezzo: difficile che il tecnico rinunci al suo pupillo con lo chignon.

Psicologo? Noi abbiamo il mister che ci carica tantissimo

Novità

«Sicurament­e ci sarà qualche cambiament­o — ammette l’allenatore —, dei tre appena rientrati dall’infortunio (Locatelli, Rabiot e Alex Sandro, ndr) dovrò decidere chi mettere. L’importante è avere lo stesso atteggiame­nto che ho visto con il Bologna, sia in fase difensiva sia offensiva». La rimonta è possibile, in Europa e in Serie A, parola di Szczesny, col Maccabi al debutto stagionale in Champions: «Abbiamo qualità ed esperienza per affrontare questa sfida con entusiasmo».

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Due gol finora della Juve in questa Champions. Li hanno segnati McKennie al Psg e Milik al Benfica
Massimilia­no Allegri, 55 anni, è alla settima stagione in bianconero: dopo il ciclo 2014-19 con 5 scudetti e due finali di Champions, è tornato nel 2021 Due gol finora della Juve in questa Champions. Li hanno segnati McKennie al Psg e Milik al Benfica

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