La Gazzetta dello Sport - Bologna

Digiuno Yom Kippur

- F.d.v.

tutti i giocatori a causa dello Yom Kippur, che prevede un giorno di digiuno fino all’imbrunire di oggi. «Io lo farò — racconta il tecnico — e anche alcuni giocatori, ma non è escluso che chi digiunerà vorrà giocare lo stesso. Si tratta di una ricorrenza importante per l’ebraismo che finirà un’ora e mezza prima dell’inizio del match e magari qualcuno riuscirà comunque a nutrirsi in modo sufficient­e. In ogni caso chi scenderà in campo domani sarà pronto, abbiamo una rosa ampia e potrò fare conto sugli stranieri, che non seguono la religione ebraica». Il rischio è che Bakhar debba fare a meno di Omer Atzli, attaccante esterno, capocannon­iere della squadra con 7 gol in questa stagione, ma anche ai centrocamp­isti Lavi, Haziza e all’altro attaccante David, però il tecnico

Lo Yom Kippur è una delle feste più importanti del calendario ebraico. È un giorno totalmente dedicato a preghiera e penitenza per chiedere perdono al Signore. Un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, bere e da qualsiasi lavoro o divertimen­to e ci si dedica solo a raccoglime­nto e preghiera. Per la tradizione, questo giorno Dio suggella il suo giudizio verso il singolo.

lo scoprirà soltanto all’ultimo momento. «Ci saranno cambiament­i e rotazioni — annuncia — anche sabato in campionato e nella gara di ritorno che si giocherà la prossima settimana in Israele. Credo nella rosa, abbiamo un ottimo undici e proveremo a giocarci le nostre carte». I precedenti non sono benauguran­ti: con la Juventus due sconfitte su due e con le italiane il bilancio è di 3 sconfitte, un pari e una vittoria (col Parma): «Contro Benfica e Paris Saint Germain non siamo stati lontani — chiude Bakhar —. Se avremo occasioni dovremo essere bravi a coglierle al volo».

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