La Gazzetta dello Sport - Bologna
Milan e De Ketelaere per diventare grandi Juve senza scelta: all’assalto per la rimonta
ilan-Juve comincia oggi in Champions con Chelsea-Milan e Juve-Maccabi Haifa: un primo tempo che avrà effetti collaterali non da poco sul big match di sabato in campionato, sperando sia spettacolare e vincente come ieri Napoli e Inter.
MPotrebbe essere un mercoledì da Leao: nel momento più fulgido della sua storia di predestinato, il rossonero si presenta alla Premier che gli ha già messo gli occhi addosso. Se gioca come negli ultimi tempi, da futuro CR7, sarà impossibile non far venire idee pericolose ai suoi estimatori. Potter, che ha preso il posto di Tuchel al Chelsea, non ha sparso le solite nubi delle magie: «È da Premier».
Sembra più un avviso ai proprietari blues che un complimento al milanista. Al contrario, la strana coppia sulla quale Allegri sta rifondando la Juve, Vlahovic-Milik, per una notte dovrà separarsi: il polacco non è al massimo e la partitissima tra 96 ore suggerisce di proteggerlo in panchina, augurandosi non servano riservisti d’urgenza. MilanJuve è lunga 180’ e sprecare tutte le energie oggi sarebbe rischioso.
Il Maccabi non è il Chelsea, si gioca a Torino e non in Israele come martedì prossimo, per di più alcuni rivali mancheranno, o avranno poche energie, perché è il giorno del digiuno dello Yom Kippur. Ma la Juve non può stare tranquilla.
A zero dopo due turni, mai successo in Champions, non ha altro orizzonte che vincere due partite di fila contro gli
Missione a Londra I rossoneri contro il Chelsea devono giocare come sanno E puntare decisi sul gioiello belga
Voglia di festa israeliani, sperando che il Benfica non giochi brutti scherzi al Psg nell’altra doppia sfida del gruppo.
Altrimenti, già a -6 dal secondo posto, gli ottavi potrebbero farsi più complicati di quanto appaiano ora. Il Maccabi ha il punto fragile come il cristallo nel centrodestra della difesa, dove il Psg s’è infilato facilmente, non dopo essere andato sotto e aver rischiato un paio di contropiedi veloci.
Non c’è che una formula stasera: lanciare l’aggressione, sorprendere e puntare al gol immediato per indirizzare la sfida come meglio riesce, in ripartenza veloce con Di Maria, Vlahovic e Kostic.
Serve solo vincere I bianconeri contro il Maccabi non hanno alternative: sfondare con Kostic, Di Maria e Vlahovic
Rispetto al Milan è in teoria tutto più facile, ma per Allegri non c’è margine di errore: non fare il pieno con il Maccabi significherebbe organizzarsi fin d’ora per l’Europa League, quasi il contrappasso per chi ha cominciato affermando che il Psg era fuori portata.
Il Milan ha una missione più complicata, ma guarda dall’alto la sua classifica rassicurante, due concorrenti non da paura come Salisburgo e Dinamo Zagabria, e un Chelsea fin qui raggomitolato nell’unico punto preso agli austriaci. Detto in breve: un pari, in queste condizioni, sarebbe un gran risultato.
La situazione infortuni è drammatica, soprattutto per l’assenza contestuale di tutti i difensori titolari tranne Tomori. Il primo suggerimento per il Milan è non fare come la Juve che, l’anno scorso, entrò a Stamford Bridge per non prenderle e fu sommersa da quattro gol, senza quasi superare il centrocampo.
Giochi come sa, da Milan, leggero e di squadra. Però queste sono anche le partite dei singoli e non c’è occasione migliore per De Ketelaere: è lui che deve prendere in mano la squadra e creare un asse con Tonali. Il salto di categoria si fa in queste occasioni. L’anno scorso la partita forse più bella di Champions i rossoneri l’hanno giocata a Liverpool, pur perdendo 3-2, e due anni fa, in Europa League, l’1-1 a Old Trafford con lo United aveva detto che la dimensione europea non era poi così lontana. Può darsi che l’Inghilterra ispiri i rossoneri.