La Gazzetta dello Sport - Bologna

Sbk, Ducati in Portogallo con Bautista

- Di Luigi Perna

Il giorno della verità è arrivato. Oggi dagli uffici parigini della Fia, in Place de la Concorde, arriverà il primo verdetto sull’inchiesta federale per la presunta violazione del “budget cap” nel 2021 da parte di Red Bull e Aston Martin. Il caso più spinoso riguarda il team di Milton Keynes, campione del mondo in carica con Max Verstappen, perché in caso di accertata colpevolez­za si allunghere­bbe un’ombra pesante sul risultato della passata stagione.

1 Perché la Red Bull è indagata?

Il fatto che la Federazion­e abbia aperto un’investigaz­ione a carico delle squadre, è il segnale che ci sarebbero anomalie nei documenti finanziari che i team sono tenuti a redigere alla fine di ogni annata e a presentare entro il 31 marzo successivo. Il “budget cap”, entrato in vigore nel 2021, prevede un tetto massimo alle spese di ogni costruttor­e, in modo da ridurre il divario di prestazion­i fra i colossi della F.1 e i marchi più piccoli. È l’obiettivo che si sono posti gli americani di Liberty Media quando hanno comprato la Formula One

Mattia Binotto da Bernie Ecclestone, sulla scia di quello che accade nello sport Usa con il “salary cap” che limita le possibilit­à di investimen­to delle franchigie per ingaggiare i giocatori più forti. Nel caso della F.1, il tetto era fissato a 145 milioni di dollari per il 2021, includendo le maggiori voci di spesa dei team: costi del personale (gli ingegneri), costi di energia e trasporti, sviluppo della monoposto della stagione in corso e progettazi­one di quella per la stagione successiva.

2 Che cosa rischia il team di Milton Keynes?

Il regolament­o prevede tre tipi di possibili infrazioni a cui corrispond­ono diverse pene. La più leggera è quando un team presenta la dichiarazi­one delle spese in ritardo o in modo inaccurato. È successo alla Williams, che non aveva inviato i documenti entro la data limite e lo ha fatto a maggio, accettando una multa di 25 mila dollari. In questi casi è infatti prevista solo una sanzione pecuniaria, trattandos­i di un mero errore procedural­e. La seconda eventualit­à è una violazione cosiddetta minore, quando un team oltrepassa il budget cap di meno del 5%, cioè sotto i 7,25 milioni di dollari se parliamo del 2021. Potrebbe essere questo il caso della Red Bull, almeno stando alle indiscrezi­oni trapelate, visto che la materia è coperta da stretta confidenzi­alità. I team principal delle altre squadre erano sicurament­e al corrente a Singapore. Infatti Toto Wolff, team principal della Mercedes, è stato durissimo commentand­o i sospetti. E Mattia Binotto, il capo della Ferrari, ha fatto intendere che anche una violazione “minore” può determinar­e un grosso vantaggio per un concorrent­e. «Fossero anche “solo” 4 milioni di dollari, con quella cifra si possono avere 70 persone in più in un ufficio tecnico. È quanto spendiamo per gli sviluppi di un’intera stagione. Vale un mezzo secondo al giro», ha detto Binotto. «Se avessimo saputo di poter spendere 5 milioni in più, senza subire grosse punizioni, lo avremmo fatto sia noi sia la Ferrari», ha spiegato Wolff. Non è un caso che abbiano parlato di 4-5 milioni di dollari: si presume infatti che sia stata questa l’entità delle spese extra della Red Bull, destinate al personale o agli sviluppi della vettura. Sarebbe considerat­a dunque una violazione minore. Però il ventaglio di sanzioni possibili è molto ampio: semplice reprimenda; decurtazio­ne di punti nella classifica costruttor­i o piloti; squalifica per un certo numero di gare; limitazion­e dei test in galleria del vento; riduzione delle possibilit­à di spesa nella stagione successiva all’accertamen­to. Esiste infine un terzo caso, quando si eccede il 5% del budget, che viene considerat­o violazione materiale, per la quale si può arrivare persino all’esclusione di un team dal Mondiale, se vengono riGroup

Da venerdì (dirette Sky, Now e Tv8) Superbike con il GP Portogallo a Portimao, quartultim­o round del Mondiale 2022. La Ducati va all’assalto con Michael Rinaldi e soprattutt­o Alvaro Bautista, leader della classifica con 59 punti di vantaggio su Toprak Razgatliog­lu (Yamaha) e 67 su Jonathan Rea (Kawasaki).

Fosse anche “solo” una infrazione di 4 milioni, con quella cifra si possono fare molti sviluppi e guadagnare 5 decimi al giro

Vorrei sapere quali sono le fonti di questi team che parlano di infrazioni. Sono solo voci, è diffamazio­ne contro di noi

Christian Horner conosciute determinat­e aggravanti dolose. Ma questo scenario, catastrofi­co per l’immagine della F.1, sembra scongiurat­o.

3 Chi deciderà se punire la Red Bull e come?

L’indagine è stata condotta dalla Cost Cap Administra­tion, un apposito ufficio della Fia, che si avvale di consulenti esterni indipenden­ti per la revisione dei conti. I team possono interfacci­arsi in ogni momento con questo ente per chiariment­i relativi alla propria posizione e all’interpreta­zione di alcune parti del regolament­o finanziari­o. Perciò è molto difficile incorrere in errori procedural­i, se si dialoga in maniera trasparent­e con la Fia. Oggi avremo il verdetto degli ispettori sulle investigaz­ioni aperte. Ma per determinar­e la misura della punizione, in caso di colpevolez­za, bisognerà aspettare il giudizio di un altro organo, chiamato Cost Cap Adjudicati­on Panel, del quale fanno parte membri (da sei a dodici) provenient­i dall’Assemblea Generale della Fia e i rappresent­anti di almeno cinque team non coinvolti. Sarà in quella sede che si combatterà la vera battaglia politica, con i rivali che hanno già reclamato un giudizio severo.

4 Quali vantaggi avrebbe ricavato Red Bull?

La ragione per cui Mercedes e Ferrari sono così bellicose è legata alla convinzion­e che la Red

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy