La Gazzetta dello Sport - Bologna
Magia Pogacar Stupisce in volata: «Mi diverto, sempre»
Così Tadej Pogacar, 24 anni, vince la Tre Valli Varesine davanti al colombiano Sergio Higuita, 25, e all’eterno Alejandro Valverde, 42
Tre Valli Varesine, il fenomenale sloveno ne batte 19. Valverde 3°, sabato Lombardia
Prudhomme to (mentre domani ci sarà il Gran Piemonte): il campione in carica — sempre di Tadej Pogacar, 15 successi nel 2022 come Evenepoel, stiamo parlando — ci arriva con il vento in poppa e la voglia di confermarsi.
▶Pogacar, oltre a lei quest’anno abbiamo visto al top Vingegaard, Van Aert, Evenepoel... chi è il numero uno?
«Non si può dire chi sia il migliore in assoluto. Il ciclismo ha la fortuna in questo periodo di avere diversi campioni».
▶ Nel 2021: ritirato all’Emilia, terzo alla Tre Valli Varesine, primo al Lombardia. Nel 2022: secondo, primo e...
«Beh, il risultato del Lombardia non lo posso migliorare. Sarà un’altra corsa, più difficile. Io non sono proprio al top, ma spero di arrivarci per sabato. E ripetermi, certo. Sono certo che sarà una bellissima corsa».
▶E se dovesse piovere?
«La cosa non mi preoccupa. Io preferisco il sole, ma comunque le condizioni del meteo sono uguali per tutti».
▶ Rispetto al suo successo il percorso del Lombardia è diverso: questo cambia qualcosa?
«Nel finale ci sono diverse salite una dietro l’altra, sicuramente verranno fatte a tutta. Il dislivello non è molto differente».
▶ In questa Tre Valli Varesine, non ha avuto timore di avere spremuto troppo la squadra?
«No, se vuoi vincere devi spendere energie. E se non l’avessi fatto, il risultato finale probabilmente sarebbe stato diverso».
▶Aveva pianificato in anticipo di puntare tutto sulla volata, stavolta?
«No, non si riesce a prevedere prima ogni cosa. Però è andata bene, grazie al team che ha chiuso su tutti gli attacchi».
▶ Non le avevamo mai visto vincere uno sprint così folto. Anche se aveva già battuto, in gruppi più ristretti, Alaphilippe alla Liegi 2021, Matthews al Tour 2022 e Van Aert il mese scorso a Montreal.
«Sono abbastanza veloce, e ci lavoro anche. La bici è ancora questo per me: divertimento e cercare di fare bene un po’ di tutto».
▶ Dicevamo: competitivo da febbraio a ottobre, per la quarta stagione di fila. Come fa?
LA GUIDA
«Quest’anno è stata dura perché a settembre ho fatto viaggi molto lunghi, anche in Canada e Australia. Ma nei momenti giusti mi sono riposato. Non ho esagerato con i giorni gara».