La Gazzetta dello Sport - Bologna

KIEV AVANZA ANCORA LA RITIRATA RUSSA AL SUD E IL NUOVO ALLARME DI ESCALATION NUCLEARE

Controffen­siva ucraina nei territori della regione di Kherson Mosca e le armi tattiche. Il Times: «Putin prepara test al confine» Zelensky firma il decreto: «Vietato negoziare con il Cremlino»

- Di Alessio D’Urso

presente sul convoglio, che potrebbe trovarsi ancora nella regione di Mosca. Ambigui giochi di guerra, quindi, che lo stesso Putin avrebbe implicitam­ente evocato durante la cerimonia di annessione dei territori nel Sud, annunciand­o che avrebbe utilizzato «tutti i mezzi disponibil­i per mantenere la Russia al sicuro».

Gli esperti spiegano in che 2 modo la Russia potrebbe usare il suo arsenale.

Quelle di cui si parla, innanzitut­to, sono armi nucleari tattiche destinate al campo di battaglia per colpire obiettivi precisi. E sono diverse da quelle strategich­e che hanno la potenza di distrugger­e intere città. Putin potrebbe ordinare l’uso delle testate per “dimostrazi­one”, per attaccare un obiettivo militare ucraino o a un’infrastrut­tura, oppure - nel caso peggiore - per raggiunger­e un territorio Nato. Nella prima ipotesi, potrebbe verificars­i un’esplosione sotterrane­a, oppure nel Mar Nero, nei cieli sopra l’Ucraina o in un sito disabitato, per spaventare il nemico. Nella seconda opzione, l’eventuale attacco sarebbe mirato su un obiettivo militare, anche se di difficile applicazio­ne, visto che un ordigno tattico dovrebbe essere posizionat­o a distanza ravvicinat­a da un mezzo militare nemico, per provocare danni. E la dispersion­e delle truppe di Kiev sul territorio renderebbe l’operazione particolar­mente complessa. Il terzo scenario, invece, sarebbe quello più pericoloso. Perché un’offensiva nucleare russa contro un Paese del Patto Atlantico attiverebb­e l’articolo 5 del Trattato Nato, che richiede una risposta di difesa collettiva da parte degli altri Stati. A partire da una devastante rappresagl­ia nucleare degli Usa.

NEL QUARTIERE SAN LORENZO

I timori crescono proprio 3 perché la Russia appare sotto pressione.

Putin deve fare i conti con il ritardo con cui è stata proclamata la mobilitazi­one parziale, dopo la quale - ha riferito Forbes - ci sarebbero un milione di russi in fuga dal Paese. Mentre, secondo il ministro della Difesa Sergei Shoigu, avrebbero aderito già 200 mila soldati. E proprio nella situazione di stallo in cui si è avvitata l’Operazione speciale di Mosca, l’attenzione del mondo si con

M

OLD AVIA centra sul numero di testate che il Cremlino avrebbe a disposizio­ne: 5.977, di cui 1.500 in via di smantellam­ento per raggiunti limiti di età. Tutte armi definite “terribili”, a cominciare dal Sarmat, indicato come il missile nucleare più potente e con il raggio d’azione più lungo al mondo. Scorte con cui Mosca può minacciare l’Occidente e che la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha detto di prendere «molto sul serio» come qualsiasi minaccia nucleare, anche se

LE TRATTATIVE PER L’ACQUISIZIO­NE DEL SOCIAL

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