La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Istinto e ritmo alla fine vinco io Questa Virtus vuole tutto»

Il danese è stato spesso decisivo nell’ultimo quarto: «In quei momenti sono più caldo, non ho paura di nulla»

- di Andrea Tosi

Quando ero fuori non ho mollato. Avevo bisogno di un’opportunit­à

Vincere l’Eurolega è il top: cambia lo status del club e dei giocatori

Iffe Lundberg

Alla Virtus Bologna dal 2022

ABologna i tifosi Virtus la chiamano “zona Lundberg”. È l’ultimo quarto il terreno di caccia preferito dal 29enne esterno della Virtus che in questa stagione ha deciso diverse partite a favore della squadra di coach Banchi con le sue scariche di canestri nei 10’ conclusivi. Quella di Lundberg in Virtus è la storia di un profilo

“from zero to hero”, dal nulla al successo. La sua prima stagione infatti è finita in tribuna, escluso dalla rotazione degli stranieri, e in seguito messo fuori squadra sotto la gestione Scariolo. Poi l’esonero di Don Sergio e l’approdo di Banchi hanno cambiato le strategie del club, così Iffe è tornato tra i 12 fino a diventare un giocatore importante nella scalata della V nera in Eurolega. «Quando sono uscito di squadra ho continuato a lavorare e a credere in me stesso perché so quello che posso dare in campo – dice -. Poi ho trovato un coach e dei compagni che credono nelle mie qualità. Ora sono felice di essere in questa Virtus. Siamo un bel gruppo, umile e ambizioso al tempo stesso. Avevo solo bisogno di un’opportunit­à per rimettermi in gioco. Quando mi è stata concessa, l’ho sfruttata bene».

▶Iffe come spiega la sua metamorfos­i?

▶Lei ha un gioco da campetto, sa inventare e segnare tiri ad alta difficoltà. Un dono naturale?

«L’istinto non mi manca.Ho iniziato a giocare a 5 anni a Copenaghen, seguendo le orme di mio fratello. Ma non mi considero uno specialist­a o un creativo per quello che faccio. Sono le situazioni di gioco che mi spingono a quelle giocate».

▶Milano, Barcellona, due volte il Partizan, Bayern in Eurolega. Sono le vittime del suo ultimo quarto. Prossima puntata?

«Domani in casa affrontiam­o il Monaco, è la partita più importante. Vogliamo vincere per avvicinare i playoff. Siamo sulla buona strada e ci crediamo».

▶In maglia Tenerife ha tolto un trofeo Bologna, la coppa Interconti­nentale 2020. Qual è il titolo per riparare?

«Siamo in corsa su tre fronti e sento che possiamo conquistar­e più trofei. Vincere l’Eurolega sarebbe il massimo perché è il titolo che cambia lo status della squadra e di tutti i giocatori».

▶Famiglia, studi, modelli?

«Papà nigeriano, mamma danese. Da lei ho preso il cognome. Sono laureato in economia internazio­nale. Da ragazzino amavo LeBron. Ma i giocatori ai quali mi avvicino di più oggi sono Lillard (Milwaukee) e Westbrook (LA Clippers)».

▶Come vive Basket City?

«È il posto migliore per chi fa il mio mestiere. Qui c’è passione, competenza, calore. L’energia che infondono i tifosi della Virtus è straordina­ria. Noi vogliamo vincere tanto per loro».

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Iffe Lundberg, 29 anni, 193 cm, segna 9 punti di media in Eurolega
Jolly Iffe Lundberg, 29 anni, 193 cm, segna 9 punti di media in Eurolega

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