La Gazzetta dello Sport - Bologna
I BOMBER RINATI RETEGUI PER L’ITALIA E DE KETELAERE PER TORNARE AL TOP
Che sfida in Genoa-Atalanta. Mateo dopo un periodo no vuole la Nazionale, il belga è tra le punte migliori d’Europa
Il primo, Mateo Retegui, aveva ricevuto una settimana fa nel ritiro di Coverciano l’investitura azzurra del c.t. Spalletti in ottica dell’Europeo, con grande gioia del Genoa e di Gilardino. Il secondo, Charles De Ketelaere, è uscito dal tunnel ritrovandosi
OGGI ore 18 STADIO
ARBITRO Colombo ASSISTENTI BertiL. Rossi 4° UOMO Prontera VAR Chiffi AVAR Maresca PREZZI 25-140 euro
TV Dazn, Sky (con opzione Dazn)
PANCHINA 16 Leali, 39 Sommariva, 23 Cittadini, 20 Sabelli, 8 Strootman, 18 Ekuban, 5 Bohinen, 2 Thorsby, 9 Vitinha, 10 Messias, 30 Ankeye ALL. Gilardino
BALLOTT. Spence-Sabelli 55-45%, Malinovskyi-Strootman 60-40% SQUAL. De Winter DIFFIDATI Retegui, Sabelli
INDISPONIBILI Haps (rientro 25ª
ALTRI Stolz, Matturro
PANCHINA 1 Musso, 31 Rossi, 2 Toloi, 33 Hateboer, 77 Zappacosta, 43 Bonfanti, 44 Mendicino, 20 Bakker, 25 Adopo, 10 Touré, 59 Miranchuk, 54 Diao
ALLENATORE Gasperini
BALLOTTAGGI Scamacca-Miranchuk 60-40%; Holm-Hateboer 60-40%
SQUALIFICATI Ederson (1)
DIFFIDATI Zappacosta
INDISPONIBILI Palomino e Hien (da valutare), Lookman (Coppa d’Africa) sul piano fisico e mentale grazie al maestro Gasperini, Stasera si sfideranno in un Genoa-Atalanta che vuole misurare le diverse ambizioni di Gila e Gasp.
La rinascita
È davvero tornato il Re(tegui) rossoblù? Nei suoi desideri di inizio 2024, esattamente un mesetto fa, l’allenatore del Grifone aveva manifestato pubblicamente la sua richiesta per il bomber azzurro («da lui, nel girone di ritorno mi aspetto 10-13 gol, così da fare grande il Genoa e andare all’Europeo»). La via è tracciata. Retegui era arrivato a Genova in estate con il motore già a pieni giri per una stagione che per lui era iniziata, in Argentina, addirittura nel gennaio di un anno fa. Tre gol nelle prime sei giornate, poi l’incantesimo si è rotto a Udine. Era il 1° ottobre: un problema al ginocchio che lo ha tormentato (e bloccato) per quasi un mese. Con la Salernitana, ventisei giorni dopo, rientro e nuovo stop. Da lì il Genoa è andato avanti con la massima cautela, il problema non era grave, ma nell’economia della squadra di Gilardino il peso specifico di Retegui era tale che non si potevano correre rischi. Se a ciò si somma poi la difficoltà (fisiologica) dell’attaccante di tornare al top della condizione, sono passati quasi quattro mesi prima di tornare a segnare. La coppia con Gudmundsson, adesso, è tornata ufficialmente e l’incontro con il c.t. azzurro alla vigilia della trasferta di Empoli, nella casa dell’Italia a Coverciano, è servito a moltiplicarne l’autostima. Spalletti lo aspetta all’Europeo, lui prima vuole completare l’opera in un Genoa che ha alzato ufficialmente (e in modo definitivo) l’asticella, oltre quello che dicono i numeri, con gli otto risultati utili consecutivi che raccontano molto della crescita di questo gruppo. Capace di non accontentarsi più, segno di una consapevolezza delle proprie forze alla quale i genoani non erano più abituati da tempo. Gilardino, in un Ferraris pressoché esaurito (per la dodicesima volta quest’anno) vuole vedere «davanti al nostro popolo una squadra con gli occhi di quelli che vogliono veramente trovare l’impresa, contro un avversario come l’Atalanta che è pari a Milan, Juventus e Inter». Messaggio chiaro.