La Gazzetta dello Sport - Bologna

Gunners a valanga Per la lotta al titolo ci sono anche loro

Saka, Rice e compagni affondano il West Ham. Il tecnico Arteta «Vogliamo continuare a migliorare»

- Di Davide Chinellato CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

a centro area, salta più in alto di tutti e manda il pallone sotto la traversa, 3° gol per lui in questo torneo, dopo i primi 2 su rigore, finora ne avevi firmati 4 su 65 match precedenti. Il vantaggio non è giusto. La Nigeria è italianiss­ima, attenta dietro, coperta, scaltra e molto europea. La Costa d’Avorio ci mette un po’ a riprenders­i, nel finale un’azione Haller-Kessie, che non arriva sull’assist del borussiano. Gli ivoriani chiudono all’intervallo con un possesso vicino al 66%, 9 tiri a 2.

Finale

campo

Nella ripresa invadono il nigeriano. Prima con

Gradel, poi Adingra (il più abile dei suoi) crossa in area per Kessie, ma di testa tocca troppo piano. Al 18’ s.t Kessie il trascinato­re firma il pari: su angolo ancora di Adingra uscita a vuoto del portiere Nwabali che rientra in porta troppo tardi per deviare la palla di Franck. E al 36’ il 2-1: Haller su cross del solito Adingra da sinistra, che va via ad Aina, anticipa il difensore Troost-Ekong con la punta del piede, alla Ibrahimovi­c. E per la Costa d’Avorio è festa nazionale.

⏻ TEMPO DI LETTURA 4’2”

Rice 9 (PRIMO TEMPO)R0-4

MARCATORI

Saliba al 32’, Saka su rigore al 41’, Gabriel al 44’, Trossard al 47’ p.t.; Saka al 18’, Rice al 20’ s.t.

WEST HAM (4-2-3-1)

Areola 4; Coufal 2, Zouma 2 (dal 1’ s.t. Mavropanos 3), Aguerd 2, Emerson 2 (dal 31’ s.t. Cresswell s.v.); Soucek 2, Álvarez 2 (dal 1’ s.t. Phillips 2); Kudus 3, Ward-Prowse 2, Johnson 2; Bowen 3

PANCHINA Fabianski, Ogbonna, Scarles, Cornet, Ings, Mubama

Moyes 2

AMMONITI Álvarez, Areola, Kudus e Phillips per gioco scorretto

ALLENATORE

ARSENAL (4-1-4-1)

Raya 7; White 7,5 (dal 32’ s.t. Cédric s.v.), Saliba 8, Gabriel 8, Kiwior 7,5; Rice 9 (dal 22’ s.t Elneny 7); Saka 9 (dal 22’ s.t. Nelson 7), Ødegaard 8,5, Havertz 8, Martinelli 8 (dal 32’ s.t. Nwaneri s.v.); Trossard 8 (dal 22’ s.t. Nketiah 7).

PANCHINA Ramsdale, Walters, Jorginho, Bandeira

Arteta 9

AMMONITI nessuno

ALLENATORE

ARBITRO Pawson 6,5

NOTE: 62.474 spettatori. Tiri in porta 1-12. Tiri fuori 4-13. Angoli 2-6. Fuorigioco 2-2. Recuperi p.t. 8’; s.t. 4’ incerta corsa alla Premier ha una certezza: l’Arsenal è tornato super. I Gunners demoliscon­o 6-0 il West Ham nell’incredulit­à del London Stadium, vuoto già prima dell’intervallo con la squadra di Arteta in completo controllo di una partita mai in discussion­e. È il 4° successo di fila, compreso quello in casa della scorsa settimana sul Liverpool, in una serie in cui l’Arsenal ha segnato in totale 16 gol subendone due. I Gunners stanno giocando così bene che il messaggio per Liverpool, primo con 54 punti, e Manchester City, secondo con la squadra di Arteta a 52, è così chiaro da fare paura.

L’Crescita

«Vogliamo continuare a migliorare - ha detto Arteta -. Non eravamo soddisfatt­i di aver battuto il Liverpool, volevamo mostrare di poter essere anche meglio ed è con questo spirito che ci siamo allenati». Lo hanno fatto così bene da aver prodotto la miglior vittoria esterna dei Gunners nella storia della Premier, da aver stravinto un derby contro una squadra 7ª in classifica, non ultima. L’Arsenal ha annichilit­o la squadra di Moyes dall’inizio, ha dimostrato di avere una collezione di giocatori che non hanno ancora raggiunto il loro massimo livello. Come Bukayo Saka, che con la doppietta (2° e 5° gol) sale a quota 10 reti in stagione in Premier: a destra è stato assolutame­nte imprendibi­le, facendo ammattire Emerson. O come Declan Rice, ex accolto da un mix di fischi e applausi: Arteta in questa partita lo ha incaricato dei calci piazzati da sinistra, ne sono nati due

Il 6-0 è splendido, come i calci piazzati telecomand­ati da cui nascono 1-0 e 3-0, davanti alla difesa è Inarrivabi­le

Che coppia assist meraviglio­si per Saliba (da angolo al 32’ per l’1-0) e Gabriel (da calcio di punizione al 44’) che confermano che l’Arsenal è la squadra che in Premier segna di più a gioco fermo. Rice poi ci ha aggiunto la perla del 6-0, dopo la quale non ha esultato per rispetto a quelli che fino allo scorso giugno erano i suoi tifosi.

Mente

Arteta ci ha aggiunto del suo, lavorando sullo schema col doppio 10 che aveva funzionato così bene contro il Liverpool ma sistemando­lo in un 4-14-1 per far coesistere Havertz, Trossard e capitan Ødegaard, dei tre quello che arretrava più vicino a Rice, perno davanti alla difesa. L’evoluzione tattica di un modulo da sempre fluido è una delle caratteris­tiche che stanno facendo la differenza nell’ultima serie di vittorie dell’Arsenal. Oltre alla condizione generale di squadra e alla mentalità da big che Arteta è riuscito ad inculcare nei suoi. «Stiamo costruendo qualcosa, stiamo giocando bene ultimament­e ma dobbiamo salire di livello perché non siamo gli unici a volere il titolo», ha ricordato il tecnico. Nelle ultime settimane, l’Arsenal sta giocando ad un livello clamoroso, come se avesse finalmente imparato a convertire in gol il gran numero di occasioni che ha sempre creato. Il resto delle pretendent­i è avvisato

Bukayo Saka, 22 anni, a sinistra, e Declan Rice, 25, se la ridono dopo il clamoroso 6-0 in casa del West Ham al London Stadium

⏻ TEMPO DI LETTURA 2’18”

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Saka Due gol, tanta classe a destra, la sensazione che sia tornato imprendibi­le come nei suoi momenti migliori
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